La Nuova Sardegna

Uccise la convivente e la mise in freezer, pg chiede 30 anni per il muratore sardo

La polizia scientifica sul luogo dell'omicidio
La polizia scientifica sul luogo dell'omicidio

Il processo davanti alla Corte di assise di appello di Bologna per l'omicidio della compagna Silvia Caramazza. Attesa per oggi 30 marzo la sentenza

30 marzo 2016
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BOLOGNA. Il sostituto pg di Bologna ha chiesto la conferma della condanna a 30 anni per Giulio Caria, muratore sardo a processo davanti alla Corte di assise di appello per l'omicidio della compagna convivente Silvia Caramazza. Il corpo della commercialista fu trovato congelato nel freezer a pozzetto nell'appartamento di viale Aldini a Bologna dove la coppia viveva, il 25 giugno 2013.

La data della morte della donna, uccisa con un oggetto contundente mai ritrovato, fu collocata tra l'8 e il 9 giugno. Caria fu fermato in Sardegna, due giorni dopo la scoperta del cadavere. Dopo alcuni rinvii dovuti alla revoca dei difensori da parte di Caria e in seguito alla rinuncia dell'ultimo legale da lui nominato, il processo si tiene regolarmente e l'imputato, non presente, é assistito da un avvocato d'ufficio, che non ha chiesto termini. La sentenza potrebbe arrivare nella giornata di oggi 30 marzo.

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