La Nuova Sardegna

A fuoco il discount Ld, 1 milione di euro di danni

di Giampiero Cocco
A fuoco il discount Ld, 1 milione di euro di danni

Almeno tre persone riprese dalle telecamere mentre gettano benzina nel locale Il responsabile del punto vendita: «Non abbiamo mai ricevuto intimidazioni»

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ARZACHENA. Gli atti indimidatori diventano sempre più frequenti in Gallura. Ieri mattina ad andare a fuoco, provocando danni che superano il milione di euro, è stato il supermercato della catena discount italiana “Ld”, sulla circonvallazione di Arzachena. Ad appiccare le fiamme, che hanno devastato l’intero del locale, sarebbero state due o tre persone che, poco dopo le due del mattino, hanno sfondato la porta d’ ingresso dell’ufficio, situato nel retro del capannone che ospita il supermercato, e dopo essere entrati nell’area espositiva hanno cosparso di liquido infiammabile scaffali e banchi frigo. Dopo aver dato fuoco i malviventi, nel fuggire, hanno gettato benzina anche dentro gli uffici. L’allarme antintrusione è scattato sui cellulari di Massimiliano Concas, il responsabile regionale dei supermercati “Ld”, e della responsabile dei due centri di Arzachena, Federica Faggioni. Sul posto, poco dopo la segnalazione, sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Arzachena che, per intervenire sulle fiamme, hanno dovuto sfondare con le piccozze le vetrate esterne del supermercato.

Il rogo ha distrutto o reso inutilizzabile gran parte degli arredi, dei banchi frigo e dei congelatori, oltre alla totalità della merce esposta. Le verifiche sui danni subìti dalla struttura a causa delle fortissime temperature – un prefabbricato realizzato nell’area commerciale alla periferia di Arzachena – verranno effettuate nelle prossime ore dai funzionari dei vigili del fuoco della direzione provinciale di Sassari. Sul posto, oltre alle squadre dei pompieri, sono arrivati i carabinieri della stazione di Arzachena e, in mattinata, gli uomini del nucleo investigativo di Olbia e del comando provinciale di Sassari.

Massimiliano Concas, sentito dai militari in merito al disastroso incendio, non ha saputo fornire alcuna spiegazione utile alle indagini. «Il nostro gruppo non ha mai ricevuto intimidazioni di sorta», ha spiegato il dirigente della catena commerciale che gestisce un centinaio di punti vendita in tutti i centri dell’isola. Le telecamere di sicurezza posizionate in diversi punti del supermercato hanno certamente ripreso l’arrivo del “commando” che ha dato fuoco ai locali, sequenze che i carabinieri stanno acquisendo dal server della società che gestisce la vigilanza del supermercato. Inspiegabile, al momento, il movente della azione intimidatoria che ha suscitato una fortissima preoccupazione in Gallura, dove il regolamento di conti con le latte di benzina è una delle attività criminali in costante progressione. Nel supermercato andato a fuoco nella circonvallazione lavorano una ventina di dipendenti, i quali da ieri sono stati messi a riposo forzato in attesa che venga verificata la stabilità del capannone, sottoposto a forti sbalzi termici, e che l’azienda dia il via libera agli interventi di ristrutturazione dei locali. I danni supererebbero il milione di euro, un colpo per le casse della catena di supermercati discount con sede a Mantova e oltre 700 punti vendita distribuiti in tutta Italia. Oltre che per i dipendenti, preoccupati per il loro posto di lavoro. Perplessità e senso di inquietudine, oltre a parole di solidarietà con i dirigenti e i dipendenti del supermercato preso di mira dagli attentatori, è stata espressa dal sindaco di Arzachena Alberto Ragnedda. «La nostra piccola comunità – ha detto ieri il primo cittadino del centro gallurese, a nome personale e dell’amministrazione –, non è abituata a registrare gesti di viltà e intimidazione come questo. Riponiamo fiducia nel lavoro che stanno svolgendo forze dell’ordine, mentre esprimiamo piena solidarietà a maestranze e gestori di uno dei tanti punti vendita al servizio della popolazione». Della vicenda è stata informata anche la procura della Repubblica di Tempio, che ha aperto un fascicolo contro ignoti sul rogo di origine dolosa.

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