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LA VISITA»LE DICHIARAZIONI

OLBIA. Raschid Al Naimi, amministratore delegato di Qatar Foundation conferma le aspettative: «Siamo molto soddisfatti dei tempi di lavoro e contiamo di portare a termine la nostra missione nei tempi...

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OLBIA. Raschid Al Naimi, amministratore delegato di Qatar Foundation conferma le aspettative: «Siamo molto soddisfatti dei tempi di lavoro e contiamo di portare a termine la nostra missione nei tempi previsti». Così il proprietario del Mater Olbia conferma anche la conclusione delle opere entro la metà del 2017. Lo ha detto durante la visita al cantiere aperto per la prima volta. «Abbiamo affrontato le difficoltà, ora possiamo dirci soddisfatti – commenta il presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru –. Il cantiere sta crescendo, la struttura potrà essere un catalizzatore di ulteriori azioni in favore della salute dei cittadini e propulsore di investimenti tecnologici».

Il calendario. Il nuovo centro sanitario della Gallura sarà una postazione internazionale d’eccellenza. Queste le attese della Sardegna e queste le ambizioni impresse sul piano d’investimento dalla Qf, che ha impegnato finora un miliardo e 200 milioni con la copertura di una fidejussione di tre milioni. Come previsto dalla convenzione firmata nei giorni scorsi con il Comune, il cantiere riguarda la prima lottizzazione di 33 ettari nella località Tanca Lissia (ex Monte Tabor di Don Verzè): vale a dire il piano terra dell’ospedale con i servizi di telemedicina e la pediatria, che saranno inaugurati, si prevede, a fine 2016. I lavori sono avanzati per il 10 per cento dell’opera. Il completamento dei locali e l’avvio delle altre attività sanitarie è previsto a giugno dell’anno prossimo, secondo una road map scandita in tre fasi, come ha ribadito il manager italiano della Qf Lucio Rispo.

L’occupazione. «Credo siano tutti concordi per la scelta fatta», è la valutazione di Francesco Pigliaru sulla determinazione che ha accompagnato il percorso verso il Mater Olbia, che nei mesi scorsi la burocrazia aveva costretto a qualche affanno. «È stata anche una grande occasione per l’occupazione», ha detto il presidente della giunta ringraziando i lavoratori schierati in elmetto. Lo ha fatto anche il Ceo di Qf Rashid Al-Naimi: «Sono molto fiero di quanto visto, la prima parte andrà a termine entro l’anno. Il resto seguirà con velocità», ha precisato riconoscendo al presidente della Regione un ruolo decisivo.

Nuovi impegni. Sulla prospettiva di altri investimenti Al-Naimi è stato più cauto: «La nostra prima missione è completare i lavori al piano terra, è quel che stiamo facendo», ha risposto. Il progetto qatariota comprende l’acquisizione di altri trenta ettari, uniti alla prima lottizzazione per complessivi 63. Su questi Al-Naimi conferma l’interesse per la medicina sportiva e le pertinenze collegate: benessere, tempo libero, ricerca, ospitalità alberghiera a servizio della sanità. Ma è tutto da fissare con una nuova convenzione, dalla quale vengono esclusi rischi di speculazione edilizia, assicura il presidente della commissione Urbanistica comunale Giorgio Spano.

L’accreditamento. Per dare piena funzionalità al Mater Olbia nell’ambito della mappa regionale sanitaria sarà necessario l’accreditamento dei 242 posti letto totali previsti. Tutto a posto? «L’accreditamento con la Regione va come deciso. Non ci saranno ostacoli», garantisce il presidente Pigliaru. «L’investimento del Mater – precisa – è importante per migliorare l’offerta sanitaria in Sardegna». Il presidente esclude conflitti per il sistema pubblico. «Speriamo cresca in qualità. Avere questo livello di eccellenza vuol dire attrarre. Spero che la Sardegna assuma un ruolo primario nella ricerca».

Le attese. La città? «Il Comune – nota il sindaco Gianni Giovannelli – si è distinto nella fase di gestione, ora attendiamo passi avanti nello sviluppo dell’investimento, sia nei servizi sanitaria e sia per quanto riguarda Meridiana». (gpm)

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