La Nuova Sardegna

Armi affilate per il duello con Grimaldi

Lo scontro in banchina si gioca soprattutto in Gallura: offerte light per conquistare i viaggiatori

30 aprile 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il mercato è da capogiro, per questo l’isola fa gola. Intorno al mare sardo gira un business di circa 500 milioni di euro. Eppure sino a pochi mesi fa, a stabilire le regole c’era un unico padrone. La scalata di Vincenzo Onorato alla Cin-Tirrenia, avvenuta nel luglio del 2015, di fatto aveva creato un regime di monopolio: le uniche navi a garantire il trasporto passeggeri e il traffico merci erano infatti solo quelle dell’armatore napoletano. Una situazione anomale sulla quale l’Antitrust ha deciso di indagare. La verifica si è conclusa con l’obbligo, per Onorato, di cedere il 10 per cento dei biglietti sulla tratta Civitavecchia-Olbia a un’altra compagnia. Ma questo è accaduto prima che la Grimaldi decidesse di entrare nel mercato sardo proponendo nuovi collegamenti. Di fatto entrando in concorrenza con la Moby-Cin, in una guerra che si combatte a colpi di tariffe. A beneficiarne sono i passeggeri, che possono scegliere con chi viaggiare. Il primo risultato è arrivato: le tariffe per l’estate 2016 sono più basse rispetto all’anno scorso.

Guerra di tariffe. L’attacco di Grimaldi è frontale. Perché la compagnia, che vanta un giro d’affari da 3 miliardi di euro, 100 navi e 10mila dipendenti, ha scelto di sfidare Onorato proprio sulle rotte storiche: prima la Livorno-Olbia, una settimana fa la Civitavecchia-Olbia. Si sono aggiunte agli altri due collegamenti dal Nord Ovest dell’isola: Porto Torres-Barcellona e Porto Torres-Civitavecchia. La corazzata Onorato, giro d’affari da 300 milioni di euro e 40 navi, non ha intenzione di cedere di un millimetro. La sfida si gioca sulle tariffe, con offerte interessanti e impensabili sino a poco tempo fa. La guerra ha già un vincitore: la Sardegna. Perché le prenotazioni, complici i prezzi scontati molto distanti da quelli applicati un paio d’anni fa quando fu denunciata la presenza di un cartello di armatori, sono cresciute e nell’alta stagione potrebbero raggiungere il record.

Lo scontro. Grimaldi e Moby-Tirrenia non si sono mai piaciute. I primi dissapori sono legati a Confitarma, l’associazione degli armatori presieduta dalla famiglia Grimaldi. Onorato, che sulle navi impiega solo lavoratori italiani, ha lasciato l’associazione in polemica con la decisione di estendere gli sgravi fiscali a chi imbarca personale extracomunitario.

Primo piano
Via Ichnusa

Strage di Nuoro, sale a sei il bilancio delle vittime: muore anche la madre del pluriomicida

di Alessandro Mele
Le nostre iniziative