La Nuova Sardegna

Venerdì nero al Costa Smeralda

Venerdì nero al Costa Smeralda

In malattia 80 dipendenti, annullati 26 voli a Olbia: restano ancora i disagi

02 luglio 2016
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OLBIA. Una sessantina di assistenti di volo e una ventina di piloti sono in malattia, fa sapere Meridiana. E anche ieri, anche per i pochi aerei a disposizione, per la compagnia aerea di Olbia (e più ancora per i passeggeri) è stata una giornata dura. Anzi, forse la più dura da quando è iniziata l’agitazione, lo scorso 27 giugno: sono stati infatti cancellati ben 26 voli solo da e per l’aeroporto di Olbia.

Il numero più alto, cui ha fatto da contraltare, come nei due giorni precedenti, una maggiore organizzazione di Meridiana: nello scalo di Olbia non ci sono state code, né proteste. Tutti i passeggeri sono stati avvisati via sms o via mail dell’esatto orario dei loro voli; il call center e lo staff che cura i social della compagnia aerea hanno fatto l’impossibile per rispondere a tutte le richieste (anche se spesso cadeva la linea per il server sovraccarico). “Avete cancellato il volo, come faccio ad avere il rimborso del biglietto?”. “Devo prendere un aereo da Linate per Olbia, mi potete confermare che ci sarà?”. “Ci avete spostato da Linate a Malpensa, ma ci sarà il pullman?”.

Domande fatte al telefono, domande poste su Twitter. Sul social, per tutta la giornata, è andata avanti la protesta in tempo reale dei passeggeri, in particolare dei turisti che dovevano raggiungere Olbia per le vacanze in Sardegna. Due tweet colpiscono particolarmente, perché danno l’idea della sofferenza. Ha scritto Silvia: “Non ho ancora ricevuto conferma sul volo. Sono in gravidanza e viaggio con bambino piccolo. Assistenza per favore”. Ha scritto Enrico: “Ciao, anche oggi disastro. Mia moglie ha problemi di salute e da Linate ci sbattete a partire da Verona a mezzanotte”.

Migliaia di persone nella stessa condizione, da nord a sud. Meridiana, dopo aver cancellato alcune tratte e limitato la vendita dei biglietti su altre, ha riprotetto tutti i passeggeri. Ha usato una “navetta”, un Boeing 767 (molto capiente) che ha fatto la spola tra Olbia e Fiunicino e Linate. Alla fine i voli cancellati sono stati ventisei. Ecco quelli in partenza: Olbia-Bologna delle 7.25, Olbia-Linate delle 8.25, Olbia-Fiumicino delle 10.35, Olbia-Linate delle 11.15, Olbia-Linate delle 13.15, Olbia-Fiumicino delle 14.10, Olbia-Linate delle 14.50, Olbia-Fiumicino delle 16.55, Olbia-Linate delle 17.50, Olbia-Bergamo delle 18, Olbia-Bologna delle 19.25, Olbia-Torino delle 19.35, Olbia-Fiumicino delle 20.10.

Ed ecco quelli in arrivo: Bologna-Olbia delle 10.10, Linate-Olbia delle 11.20, Fiumicino-Olbia delle 13.05, Linate-Olbia delle 14.10, Linate-Olbia delle 16.10, Fiumicino-Olbia delle 16.40, Linate-Olbia delle 17.45, Bologna-Olbia delle 18.45, Fiumicino-Olbia delle 19.25, Linate-Olbia delle 21.10, Bergamo-Olbia delle 21.10, Torino-Olbia delle 22.35, Fiumicino-Olbia delle 22.40.

L’emergenza finirà? Difficile da dire. I lavoratori, licenziati e no, sono angosciati. Sui social spiegano le loro ragioni. Alcuni con lucidità e grande dignità, raccontando quanto sia difficile affrontare le scadenze senza più un lavoro, quanto sia duro guardare i figli piccoli senza preoccupazione per il loro futuro, quanto sia ingiusto pagare per le colpe dei manager incapaci. Altri chiariscono che in queste condizioni psicologiche non è possibile lavorare serenamente.

Altri ancora difendono la loro battaglia in nome dei diritti cancellati dai licenziamenti e dall’accordo fra Meridiana e Qatar Airways, e dicono di combatterla anche per gli altri lavoratori italiani. (g.pi.)

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