Emigrazione, cresce la rete dei sardi nel mondo: richieste anche dalla Cina
A Quartu il sesto congresso nazionale della Fasi, la Federazione delle associazioni dei sardi in Italia
CAGLIARI. La rete degli emigrati sardi nel mondo si amplierà. «Abbiamo richieste, per ora solo informali, di nuove adesioni da Cina, Giappone e Nuova Zelanda», ha spiegato stamane l’assessore regionale del Lavoro ed Emigrazione Virginia Mura a Quartu Sant’Elena (Cagliari), intervenendo al sesto congresso nazionale della Fasi, la Federazione delle associazioni dei sardi in Italia, che si chiuderà domani (domenica 30 ottobre). Vi partecipano 350 delegati in rappresentanza di 70 circoli cui aderiscono 28mila sardi e i presidenti delle federazioni di Svizzera, Francia, Belgio, Germania, Olanda e Argentina, oltre al rapprsentante dei circoli sardi in Australia.
«Stiamo lavorando per rafforzare la rete, ma anche per renderla più moderna», ha aggiunto Mura. «Premiamo i progetti di qualità, verifichiamo l’attività dei circoli, progettiamo una piattaforma on line dedicata che faciliti le relazioni e gli scambi di informazioni tra di loro e con la Regione. Tutte le nostre iniziative, nessuna escluse, sono oggetto di confronto nella Consulta per l’emigrazione, che ha sede nel mio assessorato». «Ho molte aspettative sugli esiti del congresso della Fasi», ha concluso Mura. «Mi attendo, in particolare, suggerimenti e proposte per modificare la legge regionale che si occupa degli emigrati sardi. Quello della legge 7 è un testo ormai datato, che risale al lontano 1991. Nel frattempo il mondo è cambiato ed è evidente che abbiamo bisogno di nuove regole».