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dal consiglio di stato

Sanzione ad Abbanoa: sospeso l’annullamento del Tar

CAGLIARI. Ritorna in ballo la sanzione da un milione e ottantamila euro che l’Antitrust - l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato - ha inflitto ad Abbanoa il 29 settembre dell’anno scorso...

01 novembre 2016
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CAGLIARI. Ritorna in ballo la sanzione da un milione e ottantamila euro che l’Antitrust - l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato - ha inflitto ad Abbanoa il 29 settembre dell’anno scorso ritenendola responsabile di tre pratiche scorrette nei confronti dei consumatori sardi. Annullato dal Tar Lazio lo scorso 10 maggio, il provvedimento è stato riesaminato su ricorso dell’Avvocatura dello Stato dalla sesta sezione del Consiglio di Stato, che ha sospeso la decisione del tribunale amministrativo di primo grado disponendo con un’ordinanza una nuova istruttoria in vista della sentenza di merito, fissata per il 4 maggio dell’anno prossimo. Entro il primo di aprile 2017 l’Antitrust dovrà fornire ai giudici di palazzo Spada «una relazione dettagliata avente ad oggetto l’eventuale sussistenza di pratiche analoghe a quelle contestate ad Abbanoa, poste in essere da altri operatori economici sul territorio nazionale». Come dire che i magistrati romani - presidente Luciano Barra Caracciolo, estensore Roberto Giovagnoli - intendono stabilire se quanto accade in Sardegna nel settore idrico ha un qualche riscontro oppure si tratta di una serie di fatti inediti. Nel frattempo la sentenza del Tar Lazio resterà sospesa a titolo cautelare «ai soli fini della sollecita definizione del merito». In altre parole il Consiglio di Stato non esprime alcun giudizio sulla sussistenza dei motivi per cui l’Antitrust a inflitto la sanzione ad Abbanoa e neppure sull’annullamento da parte del Tar: vuole semplicemente vederci chiaro, assumendo elementi di valutazione più estesi e precisi.

A monte dei ricorsi presentati a suo tempo all’Autorità garante da parte di Adiconsum e di altre associazioni dei consumatori c’era lo stato di tensione maturato fra la società concessionaria del servizio idrico e gli utenti: la minaccia continua di slacciare il contatore dell’acqua era un incubo per migliaia di famiglie sarde, vessate - secondo le associazioni - da bollette che non corrispondevano ai consumi reali, reclami ignorati e sentenze del giudice di pace disattese, con richiami a morosità inesistenti e intimazioni a saldare fatture prescritte da anni in un caos amministrativo sfociato in aperti contrasti.

Secondo l’Antitrust le migliaia di utenti di Abbanoa che si erano rivolti alle associazioni dei consumatori e ai giornali avevano ragione. Non secondo il Tar Lazio, per il quale «i comportamenti contestati ad Abbanoa sono risultati sostanzialmente conformi alla disciplina di settore, ovvero imposti dalla necessità di salvaguardare la missione di interesse generale che la società è stata chiamata a realizzare». A maggio 2017 sarà il Consiglio di Stato a dire una parola definitiva sulla questione. (m.l.)

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