La Nuova Sardegna

il ricordo

La città piange l’amico di tutti un giovane che sorrideva alla vita

di Barbara Mastino
La città piange l’amico di tutti un giovane che sorrideva alla vita

OZIERI. Non c’è pace per Ozieri che ancora una volta si trova basita a piangere per la perdita di un suo giovane figlio. La notizia dell’incidente nel quale ieri ha perso la vita Tonio Farris si è...

29 novembre 2016
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OZIERI. Non c’è pace per Ozieri che ancora una volta si trova basita a piangere per la perdita di un suo giovane figlio. La notizia dell’incidente nel quale ieri ha perso la vita Tonio Farris si è sparsa come un lampo, gettando una profonda cappa scura su una città che ancora non era riuscita a riprendersi dagli ultimi lutti che l’hanno colpita. Il primo pensiero è andato chiaramente alla famiglia, in particolare alla moglie e ai due bimbi piccoli, ma in tanti in città piangono la scomparsa di Tonio: i tantissimi amici, i parenti, i compagni delle varie squadre di calcio dove ha militato quando era ragazzo, la dirigenza del Mesu ‘e Rios Ozieri ’84 nella quale Tonio era dirigente, responsabile del settore giovanile ma anche guardalinee di società. E se solo domenica sera il suono della sua voce nei messaggi vocali su Whatsapp - nei quali comunicava alla nostra redazione la cocente sconfitta della prima squadra - sembrava la notizia più dura da digerire, ora dopo l’immane tragedia che lo ha colpito, quel suo rammarico suona quasi sciocco. Grande appassionato di calcio, Tonio non si risparmiava in questo suo impegno dirigenziale, trasmettendo la sua passione ai bambini del settore giovanile e in particolare ai suoi due figli, ai quali aveva trasmesso anche la sua fede milanista, quella che sicuramente in questa stagione gli strappava qualche sorriso in più rispetto all’inizio di campionato un po’ traballante del Mesu ‘e Rios. Ma il sorriso sul viso di Tonio non mancava praticamente mai, ed era contagioso, così come erano contagiose la sua squillante risata e quella sua maniera simpatica di prendere e prendersi in giro. Tonio non si perdeva troppo in chiacchiere, aveva consacrato la sua vita alla famiglia e a un lavoro che lo impegnava tenendolo spesso lontano da casa. Ma lui il tempo per la famiglia lo trovava sempre, magari rinunciando a qualche uscita con gli amici che, anzi, preferiva invitare a casa sua, che era sempre aperta per una chiacchierata e due battute. Famiglia, lavoro e campo da calcio, questo era Tonio Farris: parole che risuonano come un’eco lontana nella mente di chi pensa a lui adesso che non c’è più. Mancherà, e tanto, a tutti coloro che gli volevano e gli vorranno sempre bene: lo si è visto, e lo si continuerà a vedere nei prossimi giorni nelle facce scure in città e nei post struggenti su Facebook nei quali tantissime persone in queste ore lo stanno ricordando come si fa solo con un amico, con un fratello, con un fedale che poco più di un mese fa piangeva la scomparsa di altro ragazzo del ’75. Mentre si attende di conoscere la data del funerale, che si terrà a San Nicola dove Tonio e la famiglia abitavano in quella casa costruita con tanti sacrifici, ci si stringe alla moglie, al figlio, alla famiglia tutta, per cercare di mitigare almeno in parte un dolore che non può essere spiegato né digerito.

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