La Nuova Sardegna

lotta alla povertÀ

Reis, la Regione sollecita i Comuni

I sostegni per l’inclusione sociale possono essere assegnati

17 gennaio 2017
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SASSARI. I fondi ci sono, assegnati ai Comuni dalla giunta regionale con delibera del 29 dicembre 2016. Quattordici milioni di euro il totale, corrispondono al residuo dei finanziamenti per le ex povertà estreme. I destinatari dell’aiuto sono gli stessi, il progetto cambia nome e anche significato. Si chiama Reis, Reddito d’inclusione sociale: significa che i soldi che verranno dati dovranno essere restituiti con l’impegno: lo studio, un corso di formazione. Chi riceve deve dare, perché l’obiettivo è riportare in società chi è al momento – per ragioni economiche – è relegato ai margini. L'apripista è stato il Comune di Masainas, nel Sulcis, che ha dato il via alle domande per l'assegnazione del Reis istituito dal Consiglio regionale con la legge 18 del 2016. Ora è la Regione a lanciare un appello a tutti i 377 Comuni dell'isola ricordando che «hanno piena facoltà di adottare già da ora tutti gli atti che rientrano nei compiti loro assegnati dalla legge, secondo le priorità previste dalla delibera di dicembre della giunta regionale». L'assessorato del Lavoro e Politiche sociali sottolinea che «l'adempimento di questi passaggi da parte delle amministrazioni rende maggiormente efficiente e celere il procedimento nei confronti dei cittadini in attesa di risposte alla condizione di disagio e deprivazione materiale. A breve – spiega la Regione – verrà inviata una comunicazione contenente ulteriori specificazioni relative alle procedure».

Tra qualche mese a gestire il progetto Reis saranno i Plus, i 21 organismi sovracomunali nell’isola.

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