La Nuova Sardegna

Alitalia, troppi debiti è allarme anche nell’isola 

di Gianni Olandi
Alitalia, troppi debiti è allarme anche nell’isola 

Le società degli aeroporti di Alghero e Cagliari hanno crediti per milioni di euro Gli alberghi che ospitano il personale di volo devono incassare 700mila euro

08 giugno 2017
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ALGHERO. La precaria situazione finanziaria dell'Alitalia, l' attuale gestione dei commissari e la messa in vendita dell'ex compagnia di bandiera, stanno determinando in Sardegna forte preoccupazione e non soltanto per i fornitori di riferimento primari quali possono essere le società di gestione degli aeroporti di Alghero e Cagliari Elmas. Se le società aeroportuali infatti avanzano milioni di euro per le prestazioni di handling, assistenza, carburante e servizi più in generale, pagamenti tutti bloccati al 30 aprile, non stanno meglio diverse imprese private impegnate nella fornitura di servizi all'Alitalia.

Impegni. I commissari hanno infatti preso impegno per onorare i debiti della compagnia per le prestazioni svolte dal 1 maggio in poi, data del loro insediamento, entro 60 giorni a presentazione fattura. E per i mesi precedenti? Si dovrà trattare, percorrere le procedure fallimentari di liquidazione, con tutte le incertezze al momento rappresentate dalla messa in vendita della compagnia.

Hotel e bus. Una situazione che sta creando problemi piuttosto seri ad alcune aziende sarde del settore alberghiero quali il THotel di Cagliari e il Carlos V di Alghero. La compagnia avrebbe esposizioni per circa 700mila euro nelle due strutture alberghiere che abitualmente ospitano il personale di volo. Esposizioni di consistenza inferiore, ma sempre piuttosto importanti, anche con le ditte che svolgono il servizio di trasferimento con bus del personale Alitalia dai due aeroporti alle rispettive destinazioni alberghiere.

Inadempimento. Tra i vari fornitori sta maturando l'intenzione di rescindere il contratto per inadempimento da parte della compagnia a causa del mancato pagamento dei servizi. Una situazione di forte disagio, oltre che di palese incertezza, determinata soprattutto dal rischio di perdere tutto ma anche dalla speranza di un recupero finanziario e del salvataggio del vettore in caso di vendita.

Debiti pregressi. Ma gli imprenditori sardi si chiedono anche se l'eventuale acquirente si farà carico dei debiti pregressi. Un percorso quindi all'insegna della precarietà che giunge in un momento particolare del mercato delle vacanze. In questa fase infatti la domanda di soggiorno in strutture di un certo livello, quali sono appunto il THotel di Cagliari e il Carlos V di Alghero, è piuttosto forte. Tra il management dei due alberghi si sta consolidando il timore che le camere assegnate alla compagnia, una ottantina complessivamente, finiscano nel calderone dell'insolvenza e contestualmente vengano sottratte all'offerta alberghiera. Oltre al danno la beffa.

Rischio corto circuito. Sulla complessa vicenda pesa anche il timore che eventuali azioni di disimpegno da parte delle imprese che non riescono a riscuotere i propri crediti, possa dare vita a un vero e proprio corto circuito in grado di accentuare la già pesante situazione gestionale della compagnia. Sulla questione il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde, ritiene necessaria una azione mirata alla protezione dei crediti che la Regione potrebbe esercitare in virtù del fatto che l'Alitalia vanta importanti crediti in relazione alla gestione del servizi di continuità territoriale proprio con gli aeroporti di Cagliari ed Alghero.

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