Giovane nuorese ucciso a coltellate
di Kety Sanna
Pietro Sanna, 23 anni, è stato trovato morto in casa nella capitale inglese L’ipotesi: potrebbe averlo ammazzato un ladro sorpreso nell’appartamento
27 giugno 2017
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NUORO. Ucciso a coltellate forse durante una rapina. Pietro Sanna, un giovane nuorese di 23 anni, è stato trovato morto nella sua casa in un quartiere di Londra, pare da alcuni amici con i quali il ragazzo divideva l’appartamento. Sul movente e sulla dinamica dell’omicidio, però, non vi sono certezze. La polizia londinese, infatti, non ha fornito grosse informazioni neppure alla famiglia d’origine, messa al corrente della tragedia nel primo pomeriggio di ieri. Si sa solo che Pietro Sanna è stato trovato riverso a terra in una pozza di sangue. Inutili i tentati di soccorrerlo.
Gli investigatori Le indagini sono in pieno svolgimento e gli inquirenti non lasciano trapelare nulla. Non è escluso che il giovane, rientrato nella sua abitazione, possa aver sorpreso un estraneo a rubare e nel corso di una colluttazione, essendo armato l’aggressore, possa averlo colpito a morte. Ma questa è solo un’ipotesi, in attesa degli esiti dell’autopsia che potranno fornire elementi più precisi e utili per la ricostruzione esatta della tragedia. Intanto gli investigatori stanno interrogato amici e i vicini di casa del 23enne nuorese, con la speranza di riuscire a raccogliere indizi utili alla risoluzione del caso.
La vittima Pietro Sanna si era trasferito a Londra da due anni dove lavorava in un grande magazzino. Voleva imparare bene la lingua, perciò una volta conseguiti gli studi superiori a Nuoro, si era trasferito nella capitale britannica dove già viveva il fratello più grande, Giomaria che, invece, lavora in un locale. Per un anno avevano vissuto nella stessa casa, poi i due fratelli si erano divisi. Pietro era un ragazzo tranquillo, senza grilli per la testa e molto riservato. L’ultimo post del suo profilo facebook risale al 5 giugno scorso: alle 2,57, dopo l’attentato a London Bridge il ragazzo scriveva per confermare di stare bene. Un modo veloce per “raggiungere” e tranquillizzare soprattutto la famiglia lontana, nelle ore di angoscia dopo l’attentato terroristico rivendicato dall’Isis, quando un furgone con a bordo tre uomini aveva prima investito i pedoni sul ponte di London Bridge, in pieno centro, poi aveva continuato il percorso verso il Borough Market sulla riva meridionale del Tamigi, attraversata da locali e chioschi, uccidendo 7 persone e ferendone 48.
Il dolore della città La notizia della morte del ragazzo ha destato profondo dolore a Nuoro. La famiglia Sanna, commercianti e albergatori, è molto conosciuta in città. Il padre del giovane ucciso, Piergraziano, gestisce insieme ai fratelli lo storico Hotel Scintilla (soprannome del nonno della vittima) e l’albergo Il Faro, in pieno centro a San Teodoro.
«Ci hanno avvisati nel primo pomeriggio e possiamo partire per Londra domani mattina (oggi per chi legge ndr). Non ci hanno detto tanto – sono le poche parole che il padre del ragazzo è riuscito a pronunciare al telefono – Ci hanno aggiunto che è stato accoltellato, forse durante un tentativo di rapina, nella casa che divideva con altri. Ma non abbiamo particolari ulteriori. Resta il fatto che è stato ucciso un giovane di 23 anni. Penso che non ce lo faranno neppure vedere – ha detto affranto – L’ultima volta, era venuto in Sardegna un anno fa. Ora aveva già pronti i biglietti per tornare. Sarebbe dovuto partire a luglio».
Ma Pietro Sanna nella sua amata Sardegna non tornerà più. Nell’immagine di copertina del suo profilo facebook appaiono i tetti delle ville sul mare di San Teodoro. Uno scorcio rasserenante, lontano dal mondo caotico di Londra dove invece lui aveva scelto di vivere. Forse però, con l’intento, prima o poi, di far rientro a casa.
Gli investigatori Le indagini sono in pieno svolgimento e gli inquirenti non lasciano trapelare nulla. Non è escluso che il giovane, rientrato nella sua abitazione, possa aver sorpreso un estraneo a rubare e nel corso di una colluttazione, essendo armato l’aggressore, possa averlo colpito a morte. Ma questa è solo un’ipotesi, in attesa degli esiti dell’autopsia che potranno fornire elementi più precisi e utili per la ricostruzione esatta della tragedia. Intanto gli investigatori stanno interrogato amici e i vicini di casa del 23enne nuorese, con la speranza di riuscire a raccogliere indizi utili alla risoluzione del caso.
La vittima Pietro Sanna si era trasferito a Londra da due anni dove lavorava in un grande magazzino. Voleva imparare bene la lingua, perciò una volta conseguiti gli studi superiori a Nuoro, si era trasferito nella capitale britannica dove già viveva il fratello più grande, Giomaria che, invece, lavora in un locale. Per un anno avevano vissuto nella stessa casa, poi i due fratelli si erano divisi. Pietro era un ragazzo tranquillo, senza grilli per la testa e molto riservato. L’ultimo post del suo profilo facebook risale al 5 giugno scorso: alle 2,57, dopo l’attentato a London Bridge il ragazzo scriveva per confermare di stare bene. Un modo veloce per “raggiungere” e tranquillizzare soprattutto la famiglia lontana, nelle ore di angoscia dopo l’attentato terroristico rivendicato dall’Isis, quando un furgone con a bordo tre uomini aveva prima investito i pedoni sul ponte di London Bridge, in pieno centro, poi aveva continuato il percorso verso il Borough Market sulla riva meridionale del Tamigi, attraversata da locali e chioschi, uccidendo 7 persone e ferendone 48.
Il dolore della città La notizia della morte del ragazzo ha destato profondo dolore a Nuoro. La famiglia Sanna, commercianti e albergatori, è molto conosciuta in città. Il padre del giovane ucciso, Piergraziano, gestisce insieme ai fratelli lo storico Hotel Scintilla (soprannome del nonno della vittima) e l’albergo Il Faro, in pieno centro a San Teodoro.
«Ci hanno avvisati nel primo pomeriggio e possiamo partire per Londra domani mattina (oggi per chi legge ndr). Non ci hanno detto tanto – sono le poche parole che il padre del ragazzo è riuscito a pronunciare al telefono – Ci hanno aggiunto che è stato accoltellato, forse durante un tentativo di rapina, nella casa che divideva con altri. Ma non abbiamo particolari ulteriori. Resta il fatto che è stato ucciso un giovane di 23 anni. Penso che non ce lo faranno neppure vedere – ha detto affranto – L’ultima volta, era venuto in Sardegna un anno fa. Ora aveva già pronti i biglietti per tornare. Sarebbe dovuto partire a luglio».
Ma Pietro Sanna nella sua amata Sardegna non tornerà più. Nell’immagine di copertina del suo profilo facebook appaiono i tetti delle ville sul mare di San Teodoro. Uno scorcio rasserenante, lontano dal mondo caotico di Londra dove invece lui aveva scelto di vivere. Forse però, con l’intento, prima o poi, di far rientro a casa.