La Nuova Sardegna

Smistati nell’isola gli ultimi 900 arrivi 

Smistati nell’isola gli ultimi 900 arrivi 

Proseguite per tutto il giorno le operazioni di identificazione. Oggi a Cagliari due cortei contrapposti

2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sono proseguite ieri mattina le operazioni di identificazione e le visite mediche dei migranti arrivati mercoledì al porto di Cagliari.

Dei 903 profughi sbarcati, circa 450 hanno trascorso la notte all'interno del terminal crociere, allestito con brande e lettini preparate dai volontari della Caritas, della Protezione civile e delle associazioni di volontariato. Gli altri 450 sono stati invece trasferiti nei vari centri di accoglienza sparsi di tutta la Sardegna: 429 sono rimasti nel cagliaritano, 273 sono stati trasportati a a Sassari, 117 a Nuoro e 84 a Oristano. I primi a lasciare il porto di Cagliari sono stati i bambini e le donne, tra queste sei incinte, poi tutti gli altri. Tutte le procedure sono state portate a termine senza intoppi: i primi pullman con a bordo i profughi sono stati scortati dalla polizia fino alla destinazione mentre in porto continuavano le identificazioni che sono state completate ieri sera.

Intanto oggi, a Cagliari, sono previste due manifestazioni di piazza: una organizzata dal Movimento sociale italiano che porterà in strada la rabbia dei sardi che non tollerano l’arrivo dei migranti mentre la seconda è stata annunciata ieri sera dal Coordinamento antifascista cagliaritano che ha parlato, attraverso un volantino diffuso anche sul web, di un “presidio antirazzista” da intendere come una contromanifestazione che proverà a disinnescare il corteo del Movimento sociale italiano che dovrebbe partire da Piazza Repubblica alle 17.

Mentre la piazza diventa un luogo di scontro dei pensieri di due movimenti diametralmente opposti, si rincorrono le cronache delle tragedie vissute da chi, a differenza dei profughi sbarcati mercoledì a Cagliari, non ce l’ha fatta.

I «corpi decomposti di almeno 25 migranti illegali» sono stati trovati dalla Mezzaluna rossa sulla costa «est della capitale» libica, Tripoli. Lo segnala il sito dell'emittente Libyàs Channel citando un ritrovamento che risalirebbe a mercoledì, come scrivono i reporter dell’emittente aggiungendo che «i migranti sono annegati tentando di raggiungere l’Europa». «La maggior parte dei corpi sono stati recuperati fra gli scogli», ha precisato il portavoce dell'organizzazione umanitaria islamica, Mohamed Al-Misrati. Solo quest'anno si stima che nel Mediterraneo siano annegati almeno 2.108 migranti, quasi tutti (2.011) sulla «rotta centrale» che porta all'Italia. La cifra era stata fornita venerdì scorso dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) segnalando che dall'inizio del 2013 il bilancio totale di questo fenomeno nell'intero Mediterraneo è di circa 15mila vittime.



Primo piano
Meteo

L’anticiclone non molla: quando il caldo allenterà la presa in Sardegna

Le nostre iniziative