La Nuova Sardegna

emergenza idrica 

Siccità, soffrono Sassarese e Sulcis

Siccità, soffrono Sassarese e Sulcis

I vertici Enas: stessa acqua del 2016, ma distribuita diversamente

12 luglio 2017
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CAGLIARI. Stessa quantità d’acqua invasata rispetto alla scorso anno ma con una diversa distribuzione che sta creando una situazione di forte difficoltà in diversi territori dell’isola. È questa la valutazione dei vertici dell’Enas sentiti ieri in audizione dalla Commissione Attività produttive del Consiglio regionale sulla emergenza idrica che ha colpito parte del nord e del sud Sardegna. «Le dighe gestite dall’Ente contengono oggi 943 milioni di metri cubi su una capacità totale di invaso di 1,4 miliardi – ha detto l’amministratore unico Giovanni Sistu – nello stesso periodo dello scorso anno ne erano stati raccolti 18 in meno. Il problema è la distribuzione della risorsa. Nei bacini della Gallura e del sistema Cedrino-Posada la situazione è notevolmente migliorata. Bene anche il Flumineddu (più 33 per cento rispetto al 2016) mentre nel Nordovest e nel Sulcis la situazione è critica». A soffrire più di tutti sono gli invasi di Monteleone Roccadoria al 24 per cento della sua capacità di raccolta (18,5 milioni di metri cubi contro i 51 del 2016), il Bidighinzu e il Cuga rispettivamente al 21 e al 31, la diga di Punta Gennarta nel Sulcis con poco più di 1,5 milioni di metri cubi disponibili su un potenziale di 12 milioni.

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