La Nuova Sardegna

Mille bimbi non vaccinati nelle scuole materne della Sardegna

Mille bimbi non vaccinati nelle scuole materne della Sardegna

I genitori obiettori hanno prenotato le visite. Conferme entro il 10 marzo

26 settembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Tra i circa 10mila bambini e adolescenti non vaccinati nell’isola, almeno un migliaio è iscritto ad asili nido e scuole materne, dove – non trattandosi di scuole dell’obbligo – la vaccinazione rappresenta requisito d’accesso. Un’altra quota di bambini – non quantificabile al momento – ha invece rinunciato all’iscrizione: si tratta di bambini mai vaccinati o solo parzialmente, i cui genitori rifiutano ulteriori somministrazioni previste dalla legge. I dati vengono fuori ragionando sulle percentuali: in Sardegna, regione quasi da record a livello nazionale, sfiora il 95% la percentuale di under 16 che hanno assolto l’obbligo vaccinale. La maggior parte molto prima che venisse approvata, il 31 luglio, la legge 119; solo una piccola parte ha provveduto invece tra agosto e settembre. Del 5 per cento che avanza e che corrisponde a un valore di circa 10mila, un migliaio – secondo le statistiche – avrebbe dai 3 mesi ai 6 anni. E tra i genitori, che si dichiarano obiettori, molti si impegnano a provvedere esibendo la prenotazione dei vaccini presso un ambulatorio Assl oppure firmano l’autocertificazione, da confermare entro il 10 marzo 2018. Di fatto, considerata la proroga concessa dalla legge, è altamente probabile che negli asili e nelle scuole materne dell’isola ci sia un alto numero di bimbi non vaccinati.

Gli obiettori. I dati sono parziali, perché gli istituti stanno completando l’invio della documentazione alle Assl. Le famiglie entro l’11 settembre – ma nella maggior parte dei casi è stata concessa una proroga sono al 14, giorno di inizio delle lezioni – dovevano produrre copia del libretto delle vaccinazioni, un certificato sostitutivo rilasciato dalla Assl, oppure un’autocertificazione o la prenotazione dei vaccini. Tra chi ha scelto le ultime due strade, ci sono molti genitori no vax o free vax, comunque contrari all’imposizione per legge dell’obbligo vaccinale. Nella città metropolitana di Cagliari – è questo il primo dato a disposizione – sono poco meno di 500 i genitori che si sono dichiarati obiettori, chiedendo un “supplemento di indagine”. Hanno cioè sollecitato alla Assl ulteriori chiarimenti sui vaccini, un’analisi di rischi e benefici che possa portarli a una scelta consapevole. «Le Assl aprono le porte e attivano canali di comunicazione con le famiglie – spiega Silvana Tilocca – responsabile del dipartimento di prevenzione Ats – per dissipare i dubbi e convincere gli scettici sull’importanza della vaccinazione».

Le verifiche. Sulle autocertificazioni saranno fatte entro il 10 marzo, chi dovesse avere reso dichiarazioni false ne dovrà rispondere penalmente e sarà anche sanzionato. Per quella data anche chi ha prenotato le vaccinazioni – ottenendo così l’ammissione a scuola – dovrà confermare di averle fatte. Ma tra no vax e free vax il suggerimento è questo: chiedere rinvii, uno o più, legati alle condizioni di salute del bimbo. E andare avanti così sino alla fine dell’anno scolastico. (si. sa.)



Primo piano
Caro vita

Inflazione fuori controllo, la spesa è una via crucis: «Giusto azzerare l’Iva»

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative