La Nuova Sardegna

I vantaggi: risorse finanziarie e niente Cas

Chi aderisce ha diritto a un’equa ripartizione con la riduzione delle presenze nei mega centri prefettizi

24 ottobre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Aderire a un progetto Sprar per la seconda accoglienza ha molti vantaggi. Il presidente dell’Anci Emiliano Deiana è impegnato da mesi in una capillare campagna informativa che punta a dissolvere le resistenze e le paure della popolazione. La prima garanzia è che i progetti Sprar sono finanziati dal Ministero e il Comune non deve impiegare proprie risorse finanziarie (sottraendole dunque ad altre voci di spesa), la seconda garanzia è che per chi aderisce allo Sprar scatta la clausola di salvaguardia, cioè l’impossibilità di aprire Cas, centri di accoglienza straordinaria gestiti dalle prefetture, nel territorio comunale. Ma da un paio di settimane, da quando cioè sul tema è stato siglato un accordo tra l’Anci, la Regione e prefetti, la strada verso la micro accoglienza diffusa dovrebbe essere ancora più in discesa. Il protocollo d’intesa prevede infatti che nel caso il progetto Sprar abbia dimensioni territoriali – per esempio quelle delle Unioni dei Comuni – i numeri dell’accoglienza non possano superare il rapporto di 3 migranti ogni mille abitanti, inserendo in questo calcolo le presenze nei Cas presenti in quell’ambito territoriale. Questo significa procedere verso un graduale svuotamento dei Centri prefettizi pensati per accogliere anche 200 persone e mantenere in vita strutture più piccole, più a misura d’uomo per favorire una migliore integrazione. Su questo punto si concentra il secondo protocollo d’intesa siglato da Anci, Regione e Prefetture: prevede l’utilizzo dei migranti ospiti nei Cas come volontari a costo zero in opere di attività sociale a favore della collettività. È un modo per evitare che stiano tutto il giorno con le mani in mano e allo stesso tempo senza togliere “lavoro” a nessuno. Al progetto migranti-volontari hanno già aderito quattro Comuni: Cagliari, Cargeghe, Iglesias e Valledoria. (si. sa.)

In Primo Piano
La tragedia

Chiaramonti, morto a 23 anni per un infarto: la Procura di Sassari ha aperto un’inchiesta

di Luca Fiori
Le nostre iniziative