La Nuova Sardegna

La lotta contro il cancro passa anche dalla Sardegna

di Claudio Zoccheddu
La lotta contro il cancro passa anche dalla Sardegna

Il 4 novembre in 41 piazze sarà possibile aiutare direttamente la ricerca medica. Tra gli specialisti sostenuti dall’Airc anche diverse équipe di giovani sardi

30 ottobre 2017
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SASSARI. È un killer instancabile e nel 2030 sarà la principale causa di morte in tutto il mondo. Secondo le proiezioni stilate dall’organizzazione della Giornata mondiale della ricerca sul cancro tra 13 anni verranno diagnosticati 21 milioni di nuovi casi di tumore. Ogni anno. La Sardegna, purtroppo, non è immune. Anzi. Alcune aree dell’isola sono tra più colpite e producono percentuali di morte che spaventano. Ecco perché è importante collaborare nell’unico modo possibile: aiutando la ricerca. L’occasione la offre l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) in moltissime piazza dell’isola. Per dare una mano a chi lotta contro il cancro basterà acquistare una scatola di cioccolatini in una delle 41 piazze sarde che sabato 4 novembre ospiteranno i banchetti dei volontari. Ma si può contribuire anche con un sms al 45510 oppure chiamando il numero verde 800350350.

La ricerca. In un periodo in cui anche la medicina viene messa in dubbio dai guru della Rete è il responsabile scientifico di Airc, il professor Federico Caligaris Cappio, a spiegare perché è necessario dare una mano alla ricerca: «La nostra missione è cercare la cura del cancro – spiega Caligaris Cappio –. Lo facciamo attraverso la ricerca e utilizziamo sistemi che approvano solo i progetti migliori. Airc premia il merito». E se i più meritevoli sono i giovani ricercatori, tanto meglio: «Gli diamo una mano offrendo strumenti che gli permettono di sviluppare i loro progetti e di muovere i primi passi». Il metodo scientifico viene utilizzato da Airc anche per stimolare e finanziare la nursery della ricerca italiana: «Aiutiamo i giovani a volare da soli coltivando le loro capacità e dandogli una mano a capire se la ricerca possa davvero essere la loro strada – aggiunge il responsabile scientifico di Airc –. Una volta appurato questo aspetto, e valutato il merito, ottengono i finanziamenti che permettono di approfondire i loro studi. Ovviamente Airc aiuta anche i ricercatori senior a fare in modo che abbiano sempre a disposizione gli strumenti necessari a lavorare al meglio delle loro possibilità e capacità».

Il contributo dell’isola. La rete di Airc comprende anche la Sardegna. E, proprio dall’isola, arrivano importanti contributi alla ricerca: «Ci sono diversi progetti attivi in questo momento in Sardegna, soprattutto a Cagliati. Si tratta di ottime idee che stanno venendo sviluppate nel miglior modo possibile – aggiunge Caligaris Cappio – ma ci sono anche tanti altri ricercatori sardi sparsi nella Penisola che operano ottenendo risultati e creandosi un’ottima reputazione scientifica e raggiungendo risultati significativi».

I risultati. I progressi nella lotta contro il cancro sono stupefacenti e il contributo di Airc è stato decisivo: «Ma lo è stato anche lo sforzo fatto dai ricercatori e dalle tante persone che ogni anno ci danno una mano con le donazioni – spiega ancora il responsabile scientifico di Aric che poi entra nel dettaglio –. Quando ho cominciato a occuparmi di medicina, circa 40 anni fa, la mortalità dei malati di tumore era molto vicina al 100 per cento. Adesso è scesa fino a toccare, in alcuni casi, anche il 50 per cento. Ma ci sono anche risultati più lusinghieri, come quelli legati alla mortalità causata dalla leucemia infantile, che adesso è curabile nel 90 per cento dei casi. Eppure non basta e non ci dobbiamo fermare. Dobbiamo fare di più perché nessuno deve essere lasciato indietro».

La trasparenza. Nella ricetta di Airc un ruolo fondamentale si gioca nel rapporto tra l’associazione e i quattro milioni e mezzo di sostenitori sparsi in tutta Italia. E L’associazione si impegna per fare in modo che tutti possano vedere che fine fanno le donazioni: «I nostri finanziamenti sono alla luce del sole – conclude il professor Caligaris Cappio –. Pubblichiamo in rete il bilancio sociale di ogni anno e chiunque può andare a leggere le voci che più gli interessano o i rendiconti delle varie attività. È la nostra garanzia di serietà».

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