La Nuova Sardegna

Peru rieletto, Devias polemico

Peru rieletto, Devias polemico

Il leader di Liberu indignato su Facebook. Il consigliere: «Ho la coscienza pulita»

17 novembre 2017
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CAGLIARI. Il ciclone giudiziario lo ha travolto. Arrestato con l’accusa di associazione a delinquere, scarcerato, reintegrato in Consiglio e rieletto come vicepresidente. Con i voti anche del centrosinistra. Il forzista Antonello Peru ritorna da protagonista nella scena politica del Consiglio regionale. Ma la sua elezione diventa un caso mediatico. Peru è stato arrestato ad aprile del 2016, coinvolto nell’inchiesta di Sindacopoli. L’accusa è "associazione a delinquere finalizzata a controllare l'affidamento degli appalti sia sul fronte degli incarichi professionali di progettazione sia per gli appalti integrati". Peru è rimasto in carcere a Bancali per 109 giorni. Per un periodo ha diviso la cella con un altro consigliere, ora anche lui reintegrato, Giovanni Satta. A luglio del 2016 è stato scarcerato. Ai domiciliari. Poi il ritorno in Consiglio, con la fine dei sei mesi di sospensione previsti dalla legge Severino. Ma forse neanche lui credeva di essere rieletto come vicepresidente, carica che ricopriva prima dell’improvviso arresto. Le dimissioni di Ignazio Locci, diventato sindaco di Sant’Antioco, che era stato scelto come vicepresidente del Consiglio regionale, ha aperto di nuovo le porte della poltronissima. Peru è stato rieletto con 28 voti su 55, l’opposizione ne ha 24, due hanno votato Tunis, Fi, e Truzzu ha messo nell’urna una scheda bianca. In altre parole anche 7 del centrosinistra hanno votato per lui. Ancora indagato, e con la spada del rinvio a giudizio, il gup deciderà il 22 gennaio 2018, Peru ora ricopre la seconda carica in Consiglio regionale. Tutto lecito e consentito in un Paese garantista. Ma in molti trovano inopportuna la scelta dell’aula. Sui social esplode la polemica. Tra gli indignati il leader di Liberu Pierfranco Devias che su Facebook scrive: «Il problema è che a suscitare stati d'ansia e indignazione nel sardo medio non è che Antonello Peru, forzitaliota già arrestato per associazione a delinquere nell'inchiesta di Sindacopoli, sia appena stato eletto vicepresidente del Consiglio regionale con voti di centrodestra e di centrosinistra. Ma no, non gliene frega niente a nessuno, né ai lavoratori né ai disoccupati, né agli studenti né alle partite Iva. Il problema è che Ventura non si dimetta dopo la sconfitta dell'Italia. Quello sì che è veramente una cosa da uscirci fuori di testa, mica che consiglieri di governo e di opposizione, ben remunerati con le tasse estorte a noi morti di fame, eleggano Antonello Peru come vicepresidente del Consiglio». Peru risponde sul suo profilo. «Ciao Pier Franco, ho deciso di scriverti qualche riga in segno di stima e perché ti considero una persona per bene e intelligente. Fare ironia sui miei guai giudiziari è legittimo e per certi versi scontato, così come è scontato l’effetto che quelle parole provocano. Ti dico però che non devi sorprenderti del fatto che i “sardi medi” non abbiano di che indignarsi per la mia elezione alla vice presidenza, perché tanti “sardi medi”, tantissimi “sardi bassi” e moltissimi “sardi bassissimi” mi conoscono bene e sanno che non potrei sopportare il fardello che mi porto appresso, se solo avessi un’ombra nella mia coscienza. Lascio ai “sardi alti” la superficialità di uno sberleffo e quella spruzzata di italico populismo che fa sì che in un solo post si possano mettere insieme manette, pallone, disoccupati, tasse, studenti e partite Iva». E per essere corretti nella democrazia di Facebook Peru ha portato a casa 710 like, Devias 400. (l.roj)

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