Scorie nucleari, pronto l'elenco dei siti adatti. La Regione: «Mai in Sardegna»
L'assessore all'Ambiente Donatella Spano: «I sardi hanno detto no con il referendum, nell'isola abbiamo già il peso delle servitù militari»
SASSARI. Per ora della mappa non c'è traccia: ma l'elenco dei siti idonei a ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari esiste. E il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, due giorni fa, ha twittato di essere pronto a diffonderlo «perché gli italiani è giusto che la conoscano». Ancora non è successo, probabilmente perché non c'è l'intesa sulla decisione con il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti: più prudente di Calenda, ritiene che gestire la partita del nucleare - cioè la fase successiva alla diffusione della carta, la cosiddetta Cnapi - spetti al prossimo Governo. E così la pensa anche la Sogin, la società pubblica che l'ha messa a punto.
Nell'attesa, la Sardegna ribadisce che le sue porte sono chiuse, sbarrate. La possibile imminente pubblicazione della Cnapi diventa l'occasione per ribadire, per l'ennesima volta, il no al nucleare nell'isola. A farlo è l'assessore regionale all'Ambiente Donatella Spano, portavoce del sentimento comune all'interno della giunta Pigliaru «che rispecchia quello dei sardi, che la loro contrarietà al nucleare l'hanno già manifestata in modo chiarissimo».
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