La Nuova Sardegna

CAGLIARI. L’aeroporto di Taranto-Grottaglie il suo accordo l’ha siglato tempo fa, con l’eclettico miliardario britannico Richard Branson e col ministero ai trasporti. È questo: nel 2020 il primo spazioporto italiano per i voli commerciali suborbitali sarà realizzato proprio in Puglia. Però anche Jeff Bezos, ricchissimo proprietario del colosso Amazon, sembra deciso a investire nello stesso affare e sarebbe alla ricerca di un altro aeroporto. Potrebbe essere quello ex militare di Decimomannu, chiuso dopo l’addio dell’aviazione tedesca, e secondo il presidente del distretto aerospaziale della Sardegna, Giacomo Cao, «oggi possibile luogo ideale per sperimentare gli aerei-navicella con a bordo i turisti-astronauti». È il momento di stringere le alleanze giuste, comprese quelle politiche, per convincere Bezos a scegliere Decimo come base. Così anche per inseguire questo sogno – ma che per Cao è «molto più vicino di quanto si pensi» – il Consiglio regionale ha presentato una mozione bipartisan a sostegno del Distretto aerospaziale. A scriverlo e firmarlo per primo è stato Edoardo Tocco di Forza Italia, che ha detto: «Dobbiamo aprire un confronto col Governo, così come ha fatto da tempo la Puglia, perché i nostri avamposti dell’alta tecnologia diventino poli d’attrazione per player nazionali e internazionali». Franco Sabatini del Pd ha ricordato che, in questi anni, l’impegno finanziario della Regione sul Distretto è stato forte e concreto. «Siamo consapevoli – ha aggiunto – che queste nuove frontiere della ricerca non dobbiamo farcele sfuggire e rappresenterebbero anche un’ottima possibilità per riconvertire il poligono di Perdasdefogu, o altri aeroporti». Secondo la capogruppo di Fi, Alessandra Zedda, «sono queste le nuove opportunità di sviluppo in cui la Sardegna deve credere».