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I 5 stelle: no a contributi retroattivi

I 5 stelle: no a contributi retroattivi

Pensioni dei consiglieri, la Lega al centrodestra: ritirate la firma

06 novembre 2018
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CAGLIARI. I Cinque stelle sono scesi in piazza contro i vitalizi dei consiglieri regionali e «il colpo di mano delle pensioni». Con i deputati Emanuela Corda, Pino Cabras e Luciano Cadeddu che hanno denunciato: «Lo scandalo Sardegna deve finire e noi lo faremo finire quando vinceremo le elezioni regionali». Però, se il sit-in del Movimento, organizzato ieri a Cagliari sotto i portici del Consiglio, era stato annunciato da giorni, la novità è la presa di posizione della Lega contro la proposta di legge sul pagamento a posteriori dei contributi previdenziali. «I partiti della nostra coalizione di centrodestra – hanno scritto il vicecoordinatore Dario Giagoni e Michele Pais, che per il Carroccio si occupa degli enti locali – farebbero bene a ritirare la firma. Devono farlo e per noi disconoscere quella bozza è una posizione irrinunciabile in vista delle prossime alleanze di governo».

Cinque stelle. Capeggiati dai tre deputati, una ventina di attivisti del Movimento hanno manifestato, a Cagliari, con in mano il manifestino «bye bye vitalizi» e «scordatevi le pensioni pagate con i soldi pubblici». La deputata Emanuela Corda è stata perentoria: «Basta con i privilegi della politica. La Sardegna deve sborsare ogni anno 17 milioni per pagare i vitalizi a 312 ex consiglieri regionali e, come se non bastasse, ora dal Palazzo salta fuori anche il caso delle pensioni retroattive con un nuovo costo di quasi sei milioni tra l’altro da versare in un’unica soluzione». Per poi precisare: «Non discutiamo in sé la questione dei contributi (ai parlamentari sono pagati dalla Camera e dal Senato) ma il metodo con cui sono stati proposti. Hanno fatto tutto in gran segreto e tutti insieme questi consiglieri che si sono resi protagonisti di una delle meno produttive legislature nella storia dell’Autonomia». Pino Cabras ha aggiunto: «Vigileremo fino all’ultimo perché questo blitz non passi, sarebbe un’ingiustizia scaricata ancora una volta sulle spalle di cittadini che, in questi mesi, hanno lottato per sopravvivere alla crisi».

La Lega. In un comunicato il Carroccio ha lanciato un ultimatum agli alleati: ritirate la firma da quella proposta di legge. Giagoni e Pais hanno scritto: «Mancano tre mesi alle elezioni e sta finendo un mandato legislativo tra i peggiori mai conosciuti. In cui nessuna emergenza ha trovato soluzione, anzi si sono aggravate e, in un momento di disperazione, i sardi non possono accettare una scelta che sarebbe un’offesa per tutti. Oggi il centrodestra non può e non deve cascare in una trappola architettata da una fallimentare sinistra di governo. Da quella proposta assurda dovete prendere subito le distanze».

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