La Nuova Sardegna

Zedda stronca Solinas: "Tanti annunci, zero fatti"

Massimo Zedda
Massimo Zedda

Il leader del centrosinistra: «Dopo 9 mesi non è stata risolta alcuna emergenza»

02 dicembre 2019
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CAGLIARI. Massimo Zedda stronca Solinas. Il candidato del centrosinistra boccia su tutta la linea l’operato del governatore che lo ha battuto alle elezioni. Giunta di livello medio basso, tanti proclami ma zero fatti. Un verdetto netto che il leader dei Progressisti emette a nove mesi esatti dalle elezioni che hanno visto il centrodestra imporsi nettamente. «Ho sempre pensato, anche se si parla di avversari, che criticare e opporsi in modo preconcetto non sia giusto – esordisce così Massimo Zedda sul suo profilo Facebook –. Ci siamo confrontati e scontrati durante la campagna elettorale, ma i cittadini hanno scelto un altro presidente e soprattutto un’altra proposta di governo per la nostra amata isola. Oggi, nonostante non sia trascorso ancora un anno dall'insediamento e senza venir accusati di essere contro per partito preso o avere pregiudizi non fondati su fatti reali, credo che si possa iniziare una valutazione sul presidente, sulla giunta e su ogni assessore».

L’analisi di Zedda parte dal doppio incarico rivestito da Solinas nei primi mesi di legislatura. «Per mesi è stato presidente e contemporaneamente senatore, abbiamo dovuto denunciare lo stato d’incompatibilità tra i due ruoli per portarlo alle dimissioni da Palazzo Madama». Il secondo passaggio è sul difficile parto della giunta, rimasta per un po’ di tempo in formato bonsai. «Per mesi la giunta era incompleta con soli se assessori nominati su 12, una sola donna, in violazione delle norme sulla parità di genere e della legge», attacca Zedda, che poi si sofferma sui componenti della giunta. «In campagna elettorale e poco dopo le votazioni, le parole del presidente furono d’impegno per la formazione di una giunta di altissimo livello e la conseguente ricerca di assessori di altissimo profilo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, gli assessori non sono tutti uguali, ma pare che il peggio di loro abbia contagiato anche i pochi, pochissimi, buoni e volenterosi».

Ma è soprattutto sui programmi che il leader del centrosinistra boccia il centrodestra, accusandolo di non avere una visione dell’isola. «Dopo 9 mesi non risulta un indirizzo, una riunione, un foglio di carta trasmesso a un ufficio sul tema strategico delle politiche europee, nonostante la fase di nuova programmazione 2021- 2027 sia stata approvata il 14 novembre 2018 e il Parlamento italiano abbia già elaborato schede e indirizzi dal 24 gennaio 2019 e sia intervenuto più volte sulla materia nei mesi successivi».

E ancora: «In 9 mesi di attività abbiamo assistito a proclami di ogni genere e tipo, annunci di varia natura, ma non un provvedimento è stato istruito per affrontare una delle tante vicende che riguardano la Sardegna. Sembra che ci sia solo un’attività frenetica nel nominare persone, creare incarichi ad arte per i fedelissimi, in alcuni casi non rispettando le leggi». L’ultima stoccata è sulla mancata approvazione della legge di bilancio nei tempi previsti. «È stata già annunciata, come se fosse una medaglia o un titolo del quale andare fieri, l’impossibilità di approvare la finanziaria per tempo. Questo porterà all'esercizio provvisorio che bloccherà per mesi la spesa della Regione, l’erogazione di finanziamenti e contributi, l’avvio di opere pubbliche, i bandi e altro. È giusto non criticare in modo prevenuto – conclude Zedda – ma quando è troppo è troppo».

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