La Nuova Sardegna

Tempio, Arbatax, Isili: il trenino verde fa gola a Comuni e privati

di Claudio Zoccheddu
Tempio, Arbatax, Isili: il trenino verde fa gola a Comuni e privati

Arrivate in Regione richieste per amministrare l’86 per cento delle linee ferroviarie. Damiani, Alturs: «Possiamo far ripartire l’economia ma servono risposte»

13 gennaio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSSARI. Potrebbe non essere l’ultima occasione ma farsela sfuggire dalle mani sarebbe un disastro. Nell’anno delle ferrovie turistiche, sponsorizzate direttamente dal ministro del Turismo Dario Franceschini, non si può rischiare di perdere uno degli ultimi “treni” in partenza verso lo sviluppo del turismo sostenibile e la gestione dei nuovi flussi turistici. Ne sono convinti i soci di Alturs, l’alleanza formata da Touring club Italiano, Italia Nostra, Slow food, Federparchi e Associazione Italiana Turismo Responsabile che hanno messo a fuoco le potenzialità del treno verde della Sardegna e delle cinque (per ora) tratte percorribili in tutta l’isola. Capacità che hanno già convinto tour operator ed enti locali a chiedere alla Regione la gestione diretta delle linee turistiche della Sardegna.

Le novità. Non sono esattamente di primo pelo ma garantirebbero prospettive rosee, perlomeno secondo Gianfranco Damiani, portavoce di Alturs: «Ci troviamo per le mani un locomotore per l’economia e per la valorizzazione dei territori dell’interno – spiega Damiani– Lla legge 128/2017 sulle ferrovie turistiche stravolge quanto fatto in passato introducendo un modello funzionale basato su quattro principi fondamentali: il turismo ferroviario è composto da viaggi effettuati su treni d’epoca affiancati dal turismo esperenziale sviluppato su Rail Bikes, velocipedi ferroviari mossi dalla propulsione muscolare dei turisti, la visione strategica sul turismo ferroviario diviene competenza almeno degli assessorati al Turismo e alla Cultura, i territori possono ottenere l’affidamento commerciale di linee e tratte, i treni d’epoca possono essere condotti da operatori civili».

I primi passi. Il futuro è adesso. Anzi, le prime avvisaglie hanno già un anno di vita sul groppone: «Tra gennaio e luglio del 2019 sono arrivate agli assessorati competenti sono arrivate richieste di affidamento commerciale per l’86 per cento dei binari oggi percorribili – spiega ancora Damiani – come le intere linee Mandas-Arbatax, Tempio-Palau e la tratta Isili-Laconi. E alcuni territori, con finanziamenti deliberati dal Centro Regionale di Programmazione, si stanno attrezzando per il turismo esperenziale sui ferrocicli». Le gestione diretta delle ferrovie turistiche è un piano ambizioso che stuzzica i sedici comuni che aderiscono alla Comunità montana del Sarcidano e della Barbagia di Seui ma anche i Comuni di Lanusei e Arzana, pronti ad operare in simbiosi, e diversi imprenditori privati che non vedono l’ora di mettersi alla prova sfruttando le potenzialità del trenino verde.

L’esempio. Il modello organizzativo allestito sui 1200 km francesi ha creato 2,5 milioni di turisti l’anno, 800 posti di lavoro a tempo indeterminato e 3000 posti di lavoro a tempo parziale. «Un miracolo che potrebbe ripetersi con successo anche in Sardegna centrando almeno tre obiettivi: l’economia e la valorizzazione dei territori dell’interno, la responsabilizzazione congiunta degli operatori e delle istituzioni territoriali, l’educazione green degli operatori e degli abitanti che risiedono sui quattro corridoi ambientali creati attorno ai binari », conclude Damiani. In Francia, poi, le ferrovie turistiche lavorano circa sei mesi all’anno mentre in Sardegna il periodo di attività potrebbe allungarsi.

Cosa manca. Perché dal sogno si passi alla veglia, senza perdere elementi fondamentali, manca il dialogo tra gli assessorati regionali, manca la risposta alle richieste di affidamento commerciale e manca anche una norma regionale che disciplini l’applicazione della legge 128/2017. E , considerate le risposte mai ottenute, mancano anche le occasioni di confronto tra Regione e operatori.



In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative