La Nuova Sardegna

Pecorino solidale, vendite raddoppiate

Il grattugiato Biraghi frutto dell’accordo con Coldiretti tocca + 52% a dicembre

19 gennaio 2020
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SASSARI. Pecorino etico, solidale e anche da record. I dati dicono che il formaggio grattugiato Biraghi frutto dello storico accordo di filiera tra Coldiretti Sardegna e il caseificio ha fatto registrare un + 52,69% nelle vendite tra lo scorso dicembre e lo stesso mese del 2018. Più che raddoppiato quindi il successo commerciale del prodotto che garantisce una remunerazione equa ai pastori composto per il 70% dal pecorino della Cooperativa pastori di Dorgali e per il 30% dal vaccino Gran Biraghi 100% latte italiano. Nell’ultimo mese del 2019 le vendite delle buste di Biraghi ammontavano a circa 140 quintali (circa 1200 quintali in tutto l’anno, quasi 5mila forme).

Il fortunato accordo fu stipulato nel 2017, durante una delle fasi più acute della crisi del settore lattiero caseario, quando il prezzo del Pecorino romano era crollato a 4,20 al chilo e il prezzo del latte a 0,60 euro al litro, sotto i costi di produzione. Fu allora che venne firmato il primo vero accordo di filiera del settore etico-solidale, con l’acquisto del pecorino da una cooperativa della Baronia a un prezzo che garantisse un’equa remunerazione ai pastori e comunque non fosse mai inferiore ai costi di produzione (6,20 euro al chilo di pecorino corrispondono a 0,85 centesimi al litro di latte al pastore), con l’opportunità di poter programmare. Così nel 2017 il pecorino venne pagato 2 euro in più rispetto al prezzo di mercato di quel periodo, che era 4,20.

L’idea ha funzionato subito, le vendite hanno raggiunto il 31% della distribuzione ponderata nel canale Iper+Super, con presenza in oltre 3400 punti vendita in tutta Italia. «I dati del pecorino solidale ci confermano che questa è la strada da seguire – dice il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – Noi ci stiamo provando con un partner serio e con azioni concrete e non a parole, come le tante che si sentono in giro dalle migliaia di “esperti” del settore. Non è un accordo che risolve tutti i problemi, ma sicuramente dà un contributo serio e rappresenta un esempio positivo e concreto. Stiamo tracciando un percorso con ampi margini di crescita».

Coldiretti Sardegna e Biraghi sono già a lavoro per ampliare il progetto esportando anche in Europa, ma anche col nuovo progetto del “pecorino da tavola” in rampa di lancio e che mira ad ampliare le occasioni di consumo grazie a un taglio in spicchio e un sapore delicato.

«Il comparto ha necessità di questi progetti e di maggiore coordinamento – dice il direttore di Coldiretti Luca Saba – e la strada è la cooperazione». Ribadisce «la necessità di creare un Consorzio di 2° livello, una struttura snella che ha l’obiettivo di aggregare tutte le cooperative. Una governance sociale che unirebbe una parte oggi disaggregata, che oltre a programmare le produzioni coordinerebbe le vendite grazie a un management adeguato intervenendo in uno dei limiti più devastanti che ci vede oggi proporci al mercato disuniti facendo di fatto il gioco della controparte». (a.palm.)



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