La Nuova Sardegna

I deputati: coinvolgiamo la Sicilia sull’insularità

I deputati: coinvolgiamo la Sicilia sull’insularità

Le proposte di Pittalis (Fi), De Martini (Lega) Romina Mura e Frailis (Pd) al Consiglio regionale

21 gennaio 2020
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CAGLIARI. Il fronte con la Sicilia potrebbe essere decisivo per ottenere il riconoscimento dell’insularità negli articoli della Costituzione. Se il Parlamento continuerà a snobbare la proposta di legge presentata dal Comitato promotore, serve una scossa, o meglio un’alleanza con i siciliani. Lo hanno detto i quattro deputati sardi su 17 che hanno risposto alla convocazione della commissione speciale del Consiglio regionale proprio sugli svantaggi dell’insularità. A saltare l’appuntamento sono stati soprattutto gli eletti del Movimento Cinque stelle, ma saranno riconvocati nelle prossime settimane

Alleanza. «Il fronte unico – ha detto Romina Mura del Partito democratico – è fondamentale. Oggi la nostra forza dev’essere la stessa che, a suo tempo, ci ha permesso di vincere la vertenza entrate con lo Stato». Ma visto che l’insularità non è un handicap solo della Sardegna, «dobbiamo coinvolgere in questa rivendicazione anche i parlamentari della Sicilia», ha aggiungo Andrea Frailis del Pd. Perché se la proposta di legge continuerà a non essere messa all’ordine del giorno della commissione affari costituzionali del Senato, dov’è congelata da oltre un anno, «dobbiamo aumentare la pressione sulle Camere e il Governo». Alleanza sollecitata anche da Pietro Pittalis di Forza Italia: «Il gruppo dei parlamentari sardi è troppo piccolo per incidere su un tema come questo. Dobbiamo per forza coinvolgere i siciliani. Anche loro da tempo chiedono una continuità territoriale simile alla nostra nostro e sono da sempre d’accordo con la nostra iniziativa sull’insularità in Costituzione». Per il deputato Guido De Martini della Lega: «È indispensabile che questa vertenza non sia solo una nostra rivendicazione, ma entri di diritto a far parte della contrattazione con il governo».

Dialogo con l’Europa. Oltre che con Roma, la Sardegna deve aprire una trattativa a tutto campo anche con Bruxelles. «La Sardegna dev’essere sganciata dalle regole ferree che hanno governato finora i criteri degli aiuti di Stato», hanno aggiunto i deputati. In altre parole, «dobbiamo chiedere che ci siano riconosciute le stesse prerogative favorevoli concesse alle isole ultraperiferiche, che possono investire come vogliono i contributi europei».

I consiglieri regionali. Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia), Roberto Li Gioi (Cinque stelle), Eugenio Lai (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Caredda (Misto), Antonello Peru (Udc-Cambiamo) e Francesco Agus (Progressisti). Soddisfatto del confronto il presidente della commissione speciale, Michele Cossa dei Riformatori. «L’insularità è una battaglia che ci vede coinvolti tutti. E’ una questione che va oltre la trasversalità tra le forze politiche perché investe i sentimenti dei sardi», ha detto Cossa. Giovedì è stato convocato l’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci, che è anche deputato di Forza Italia.

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