La Nuova Sardegna

Donna uccisa nella fattoria accusato un giovane sardo

di Claudio Zoccheddu
Donna uccisa nella fattoria accusato un giovane sardo

Gian Luigi Palmas è stato arrestato per l’omicidio della 53enne Katherine Beven

24 gennaio 2020
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SASSARI. Girava la Gran Bretagna con lo zaino in spalla, come fanno tantissimi ragazzi della sua età, ma adesso è accusato di aver ucciso una delle volontarie di una fattoria di Gittisham, nel Devon, in cui aveva trovato lavoro circa tre settimane fa. Gian Luigi Palmas, 26enne di origine sarda, era uno dei tanti “backpaker” che cercano lavoretti nelle zone rurali del Regno Unito. Contratti brevi che servono per finanziare le vacanze, spesso piuttosto lunghe. Secondo la polizia inglese, però, durante il soggiorno in una delle più belle fattorie inglesi, a suo tempo indicata dal principe Carlo come una sorta di modello ideale dei villaggi rurali britannici, avrebbe ucciso la titolare Katherine Bevan, farmacista veterinaria 53enne che oltre all’amore per gli animali, che accudiva nella sua bellissima “farm”, coltivava anche la passione per la scrittura e recentemente aveva pubblicato il libro “Knowing Daisy”, che racconta le sue relazioni con due vitelli, Daisy e Dandelion, che sono stati entrambi salvati dal macello e ospitati nella fattoria.

L’omicidio. Il cadavere della veterinaria- scrittrice è stato trovato il 3 gennaio all’interno del recinto di un toro che accudiva abitualmente. Nei momenti subito successivi al ritrovamento del cadavere della 53enne le ipotesi più accreditate raccontavano di una morte dovuta a un incidente sul lavoro. A screditare le ipotesi ci ha pensato l’autopsia disposta da un giudice della Exeter Magistrates Court, sulla base degli indizi raccolti dalla polizia locale. Lo stesso giudice ha convalidato il fermo del giovane di origine sarda che dovrà rispondere anche di un altro reato dato che appena quattro giorni fa era stato denunciato per un aggressione avvenuta ad Exeter, a poca distanza dalla fattoria in cui lavorava. Al momento non ci sono dettagli sull’omicidio e sul movente che avrebbe spinto il 26enne sardo ad uccidere la sua “collega” 53enne. L’unica cosa nota, come riporta il Daily Mail, è che Palmas è comparso ieri davanti al giudice indossando una tuta grigia e tenendo la testa tra le mani per quasi tutta la durata del breve incontro in cui si è limitato a confermare nome, cognome e data di nascita per poi continuare a scuotere la testa mentre il giudice gli comunicava che sarebbe ritornato in cella. E ci resterà per almeno un mese, dato che il verrà discusso nuovamente dalla Exeter Crown Court il 20 febbraio.

La fattoria. Il Dialy Mail chiarisce anche le circostanze che hanno portato Gian Luigi Palmas nella combe farm nel Devon in cui ha terminato il suo viaggio “zaino in spalle” ma non la permanenza in Gran Bretagna.

Il 26enne era stato raccomandato al proprietario della fattoria, Michael Harris, da un altro ex lavoratore italiano che prima si era fatto apprezzare da tutti per il suo lavoro in fattoria e poi aveva offerto ottime referenze per il suo conoscente. Una volta “assunto” Gian Luigi Palmas si sarebbe dovuto occupare di un cavallo.

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