La Nuova Sardegna

I controlli dei medici militari in 40 case di riposo

I controlli dei medici militari in 40 case di riposo

Il sottosegretario alla Difesa Calvisi ha tracciato il bilancio di un mese di attività: più di 2000 tamponi

28 aprile 2020
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SASSARI. C’è stato un momento in cui l’emergenza in provincia di Sassari stava sfuggendo di mano: soprattutto nelle case di riposo la situazione stava diventando gravissima e il pesantissimo bilancio di morti ne è la tragica testimonianza. In quei giorni così difficili, decisivo è stato il contributo dei medici militari. Dal 20 marzo, accogliendo la richiesta del Prefetto, Maria Luisa D’Alessandro e dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, il ministero della Difesa ha disposto l’invio di medici e infermieri militari per dare assistenza alle strutture sanitarie territoriali maggiormente coinvolte nel contrasto al coronavirus.

Ieri mattina il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi era a Sassari, dove ha incontrato il prefetto, Maria Luisa D’Alessandro, i parlamentari Gavino Manca (Pd) e Mario Perantoni (M5s) e numerosi sindaci del nord Sardegna.

Negli ultimi trenta giorni i medici militari, dell'Aou e dell'Ats Sardegna, con il supporto della Brigata Sassari, hanno eseguito 2.063 tamponi per la diagnosi del coronavirus e 1.222 controlli clinici in 40 case di riposo nei comuni di Alghero, Anela, Bono, Bonorva, Chiaramonti, Codrongianos, Ittiri, Laerru, Osilo, Ossi, Ozieri, Platamona, Ploaghe, Porto Torres, Pozzomaggiore, Sassari, Siligo, Sorso, Torralba e Tula. Questo team sanitario, formato da medici e infermieri dell’esercito e della marina militare, opera quotidianamente in stretto coordinamento e a supporto dell'Unità di crisi locale del Nord Sardegna e del Centro di coordinamento dei soccorsi della Prefettura di Sassari. L’obiettivo del team militare è quello di assicurare supporto sanitario a 80 Residenze sanitarie assistenziali.

Da inizio emergenza, la Difesa, impiegando i velivoli dell’esercito, dell’aeronautica militare e della guardia costiera, ha trasportato in Sardegna 460 quintali di materiali di protezione individuale.

Dal 26 marzo, nella base aerea di Decimomannu è operativo un elicottero HH-212 adibito per il trasporto aereo in bio-contenimento.

«La Difesa - ha detto il sottosegretario Calvisi - continuerà a garantire il necessario sostegno alla Sardegna per contrastare l’emergenza del coronavirus. Lo faremo con ogni risorsa, così come stiamo facendo sin dal primo giorno, mettendo in campo risorse umane, mezzi e infrastrutture per affrontare questo momento di grande criticità».



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