La Nuova Sardegna

Sardegna sigillata, il sistema turismo ora rischia il collasso

Sardegna sigillata, il sistema turismo ora rischia il collasso

Troppe incertezze sulle regole e aeroporti chiusi. La stagione cola a picco

24 maggio 2020
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SASSARI. Immobile e inanimata, come in un museo della depressione. La Sardegna da mare non esiste e la sua stagione turistica resta ancora un atto di fede. La pandemia ha disintegrato l’economia delle vacanze, l’unica che nella sua frammentazione continua a crescere. Il suo peso sul pil dell’isola vale più del 20 per cento, ma con l’indotto e il sommerso il suo valore diventa ancora maggiore. Anche se questo è quasi un dato da contrabbando, perché nessuno in realtà è mai riuscito a capire quale sia il reale peso del turismo nell’economia reale della regione. Ma ci sono alcune covid-certezze. A maggio, quando di solito la fabbrica delle vacanze gira a già a pieno regime, è tutto fermo. Spiagge semideserte, hotel sprangati, porti e aeroporti sigillati. E gli effetti di una stagione ancora non iniziata sono tangibili. Sono stati assunti 40mila stagionali in meno, per ora. Ma il dato è destinato a crescere. È stato fatto anche un primo calcolo di quanto sarà l’impatto della minore spesa turistica nell’isola. Si parla di 1,5 miliardi di euro.

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