La Nuova Sardegna

SASSARI. «Siamo stati molto contenti di partecipare all'esperienza del progetto La Nuova@Scuola. Per noi è stata l'occasione di incontrare le nuove generazioni. Speriamo che i ragazzi abbiano trovato qualcosa di bello e costruttivo nel confronto con Tiscali. E speriamo di ritrovarci in presenza, il prima possibile, in modo da potervi ospitare a Sa Illetta e mostrarvi la nostra sede».

Tiscali è l’innovativa azienda made in Sardegna protagonista dell'appuntamento di ieri pomeriggio con La Nuova@Scuola: in appena un’ora il contenuto ha registrato oltre 5mila visualizzazioni. Sono la responsabile della comunicazione Ilenia Loi e Michael Pontrelli, giornalista di Tiscalinews, ad accomodarsi nella virtual room per rispondere alle domande degli studenti.

Adele, Enrica, Matteo, Andrea, Francesco e Federico sono sul pezzo, e non fanno mancare alla discussione interesse e spunti da cronisti. Adele indaga sulla storia di Tiscali e scopre che nasce in Sardegna a fine anni novanta, ha sede a Cagliari, supera il Tirreno, varca i confini nazionali, viene quotata in borsa, si confronta con il mercato, è affermata società di telecomunicazioni interamente italiana, ha 500 dipendenti e oggi ha come focus proprio il mercato italiano. Federico si informa sull'utenza: «I dati ufficiali del 2019 parlano di 668mila clienti, di cui circa 245mila sul mobile. Tanti sono sardi, ma importanti sono anche i numeri relativi al Lazio e alla Lombardia. Il nome Tiscali? Nasce da una suggestione legata al sito archeologico di Tiscali e alla grotta del silenzio citata in un libro di Sergio Atzeni, Passavamo sulla terra leggeri – dice la Loi -. Suggestione trasformata in idea dal fondatore Renato Soru: l’idea che Tiscali potesse essere una realtà capace di mettere in connessione la Sardegna e il mondo, superando i concetti di isolamento e chiusura. La grotta del silenzio trasformata in strumento di comunicazione e collegamento».

Enrica sposta l'attenzione sul campo dell'informazione. Michael Pontrelli le risponde tracciando in breve una panoramica su nascita e sviluppo dell’informare online, su Tiscalinews, sul tempo reale e sulla rivoluzione digitale ponendo un forte accento sulla questione fake news: «Verificare le notizie e selezionare fonti di informazione affidabili è fondamentale per chi fa giornalismo così come la deontologia rappresenta il cuore del giornalismo. Bisogna rispettare le regole. Il giornalista è un mediatore fra fatto notizia e lettore: non può permettersi di non riferirsi a fonti verificate e attendibili».

Matteo ragiona sulla trasformazione digitale di imprese e pubbliche amministrazioni in chiave digitalizzazione e chiede informazioni sul motore di ricerca Istella. Andrea si informa sul percorso fatto professionale fatto da Ilenia Loi e Michael Pontrelli per arrivare a lavorare a Tiscali. Si trattano i temi della ripartenza da affrontare con servizi digitali ad hoc per aziende e pubbliche amministrazioni. Si parla di smartworking, una delle risorse con cui Tiscali ha affrontato il lockdown.

Francesco chiede quali siano le opportunità ricollegabili al mondo Tiscali: «Sono più volte state attivati stage con Università ed Enti di formazioni. Siamo strettamente collegati a Open Campus, spazio coworking e aggregatore di piccole startup che offre diverse occasioni».

E poi ancora intelligenza artificiale e algoritmi, il lavoro delle donne a Tiscali – il 49% - sicurezza informatica e tutela della privacy, il tutto proiettato verso un domani in cui la tecnologia avrà un ruolo fondamentale (in evoluzione) e occorrerà adottare nuovi sistemi organizzativi. Una interessante chiacchierata, da rivedere e approfondire online nella sezione video della pagina Facebook La Nuova Sardegna.