La Nuova Sardegna

Regione, tregua nella maggioranza: congelato il rimpasto

di Umberto Aime
Regione, tregua nella maggioranza: congelato il rimpasto

Vertice dei partiti di centrodestra con Solinas: trovata l’intesa sull’urbanistica

21 giugno 2020
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CAGLIARI. Troppo litigiosa, in queste ultime settimane, per non avere bisogno di qualcuno che provi a metter pace fra le anime tribolate del centrodestra. A strigliare e mediare non potevano che essere loro: Christian Solinas e Michele Pais. Il governatore ha dovuto convocare un vertice, a Villa Devoto, per spegnere sul nascere un’infinità di dispetti e battibecchi politici. Il presidente del Consiglio regionale, invece, s’è caricato sulle spalle un altro peso: raddrizzare la barca, all’indomani del naufragio sullo scoglio del Piano casa. Entrambi, stando alle indiscrezioni, avrebbero ottenuto il risultato che si erano prefissati: stringere i bulloni della maggioranza e mettere fine alle voci, molto insistenti, di un rimpasto in Giunta. Non ci sarà nulla di tutto questo, almeno per ora.

Piano casa e Ppr. Dopo aver convocato d’ufficio la commissione urbanistica, Pais è riuscito a mettere al sicuro gran parte della legge. Giovedì, invece, sembrava che quel pacchetto dovesse saltare, dopo il ruvido botta e risposta in maggioranza fra Giuseppe Talanas (Forza Italia) e Franco Mula (Psd’Az) su una riunione rinviata. Come d’incanto, soprattutto dopo l’intervento di Pais, la coalizione s’è ricompattata intorno ai tre articoli. Uno è quello che proroga il Piano casa fino a dicembre, gli altri due altrettante correzioni volanti del Piano paesaggistico. Pur di rispettare i tempi, il centrodestra ha deciso di andare avanti a oltranza, domenica sera compreso, per fronteggiare l’offensiva delle opposizioni, che hanno presentato 1.500 emendamenti. Una via d’uscita è stata trovata: in nottata l’articolo uno è stato licenziato dalla commissione ed entrerà in aula martedì, una settimana prima della scadenza dello stesso Piano. «Di sicuro non ci sarà un vuoto legislativo», è stato il commento di Pais, dopo aver sottolineato che anche le opposizioni voteranno a favore della proroga. Invece quale fine faranno gli articoli sul Ppr? Potrebbero essere sterilizzati ancora per qualche giorno ed essere votati dall’aula mercoledì primo luglio. Anche in questo caso alla vigilia di un’altra scadenza: la costituzione in giudizio della Regione nel contenzioso con il Governo sulla quattro corsie Sassari-Alghero. «È stata proprio questa scadenza ad averci messo fretta: non vogliamo perdere la causa», ha ribadito il centrodestra. Ma le opposizioni hanno replicato: «Faremo di tutto per bloccare chi vuole scardinare, con un colpo di mano, i vincoli del Piano paesaggistico, mettendo in pericolo la fascia costiera e le campagne». Fra dieci giorni, comunque, una battaglia ci sarà, in aula.

Il vertice. Dalla fine dell’emergenza, nel centrodestra, è accaduto un po’ di tutto. A cominciare dallo scontro fra il Psd’Az e la Lega su chi dovesse vantarsi della leadership interna. Poi sempre il Psd’Az ha incrociato le armi con i Riformatori, leggi caso Abbanoa, e con Forza Italia sull’urbanistica. Solinas, a questo punto, è dovuto per forza intervenire prima che la situazione degenerasse. Alla chiamata del governatore hanno risposto tutti: Eugenio Zoffili, Lega, Ugo Cappellacci, Forza Italia, Giorgio Oppi, Udc-Cambiamo, Franco Mula, Psd’Az, Aldo Salaris, Riformatori, Stefano Tunis, Sardegna 20.Venti, e Antonella Zedda di Fratelli d’Italia. Il chiarimento ci sarebbe stato, con le baruffe politiche di questi giorni declassate a semplici incomprensioni personali. Non ci saranno scambi di deleghe o nuovi ingressi in Giunta: «È un’ipotesi che non abbiamo preso neanche in considerazione», diranno in diversi alla fine della riunione, durato tre ore. Invece, stando a quanto trapelato, la coalizione avrebbe scelto come slogan per la ripartenza post Covid un triplice «accelerare, accelerare, accelerare». Su quali temi? Su tutti: dal disegno di legge Salva Sardegna, appena approdato in Consiglio, alla necessità di un’immediata campagna promozionale per raddrizzare la stagione turistica. Ancora: dalla riforma sanitaria all’urbanistica, passando per il ritorno delle Province e la riorganizzazione della macchina Regione. «Abbiamo aggiornato il cronoprogramma e fissato diverse scadenze», farà sapere Giorgio Oppi. Con Stefano Tunis che aggiungerà all’uscita da Villa Devoto: «Siamo alla ricerca di alcuni manager dal curriculum importante. Vogliamo dare una scossa al sistema». La coalizione avrebbe discusso, in un altro passaggio, anche della qualità dei rapporti col governo Conte, che sta da tutt’altra parte politica. «L’importante è che tratti bene la Sardegna quando dividerà fra le regioni il contributo straordinario dell’Unione europea. Vogliamo essere considerati alla pari», è stato l’ultimo messaggio del centrodestra.

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