La Nuova Sardegna

Arbus, sì del sindaco a Soru: «Un progetto eccellente»

di Alessandro Pirina
Arbus, sì del sindaco a Soru: «Un progetto eccellente»

Ecca approva la Costa d’Oro: «Un’idea di sviluppo che non sacrifica il territorio. Abbiamo 50 chilometri di litorale e solo mille posti letto: è la nostra occasione»

27 giugno 2020
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ARBUS. Cinquanta chilometri di costa, un migliaio di posti letto. Uno ogni 50 metri circa. Numeri che fanno capire le enormi potenzialità del territorio di Arbus. Dal punto di vista turistico, ambientale, storico. Ed è per questo motivo che il sindaco Antonello Ecca accoglie con entusiasmo il progetto di Renato Soru di trasformare quel pezzo di Sardegna ai più sconosciuto nella Costa d’Oro. Un progetto di riqualificazione che - come anticipato dalla Nuova - si espande su 19 chilometri, da Funtanazza a Capo Pecora, e scommette su un turismo di qualità. Un’offerta di 800 stanze distribuite tutte su edifici già esistenti. Insomma, zero nuovo cemento, ma solo valorizzazione dell’esistente. «Di questa idea il dottor Soru me ne aveva già parlato – dice il sindaco –. E mi era piaciuta molto, siamo davanti a un’idea si sviluppo senza consumo di suolo. Non vengono utilizzate nuove volumetrie, se non cose limitate, indispensabili per ogni progetto».

Gli 800 posti letto della Costa d’Oro sarebbero suddivisi su cinque luoghi che già esistono sulla costa di Arbus. Una è l’ex colonia di Funtanazza, che è già di proprietà di Soru, come anche l’area di Scivu. C’è poi l’ex villaggio Valtur di Portu Maga, 118 appartamenti in stato di abbandono da anni, nelle mani del liquidatore fallimentare. E poi i vecchi edifici minerai di Ingurtosu e Naracauli. «Sono volumi di proprietà di Igea, controllata dall’assessorato all’Industria – dice ancora il sindaco di Arbus –. Tutti volumi inseriti nel nostro Puc in zona F, e dunque zona destinata al turismo. Perché era già la nostra idea quella di creare nuove attività ricettive utilizzando però solo l’esistente. Ci sono volumi a Naracauli, Ingurtosu, verso Scivu c’è l’ex villaggio minerario di Gennamari. Questo recupero consistente porterebbe a creare un numero importante di posti letto. È un progetto davvero bello, e ha ragione il dottor Soru quando dice non può riguardare solo Funtanazza ma tutto l’insieme della costa. Lui lo sostiene al di là di chi debba fare l’intervento, ma io spero lo faccia lui, perché ha un progetto valido che non solo non chiede volumi aggiuntivi, ma anzi a Funtanazza ha addirittura chiesto di averne meno di quelli che già ha. Via le strutture esistenti in spiaggia e via anche l’ultimo piano dell’ex colonia. Volumetrie che non ha nemmeno chiesto di recuperare. Siamo davanti a un progetto che va a generare economia senza sacrificare il territorio». Anzi, aggiunge, lo migliora anche. «Tutti quei ruderi hanno un aspetto spettrale, creano un danno d’immagine al nostro territorio. E non parlo delle laverie, che sono monumenti a cielo aperto che non si devono toccare».

Per Ecca, tesserato Pd che 5 anni fa ha battuto l’attuale assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, la nascita della Costa d’Oro - o meglio la sua rinascita visto che si tratta di riconvertire l’esistente valorizzandone l’identità storica e culturale - potrebbe rappresentare un’occasione storica per Arbus. «Il nostro è un territorio che forse ha tardato a svilupparsi e oggi ha più difficoltà. I vincoli e le tutele sono cresciuti e dunque si cerca di tutelare di più quei luoghi rimasti pressoché intatti. Il nostro territorio è ricco di aree Sic, le nostre potenzialità sono rappresentate da questi attrattori naturalistici. Al contrario, le strutture ricettive sono poche, mille posti letto. Un paio di hotel, qualche agriturismo. Ecco perché spero che tutti possano esprimere parere favorevole per autorizzare le proposte di Soru, eccellenti e di grande importanza per il territorio». Il sindaco confida anche nel sostegno di Lampis. «Io spero che quando si tratta di sviluppo del territorio non si vada a guardare il colore politico ma la validità della proposta. E posso dire che, pur essendo di parti politiche diverse, con l’assessore abbiamo avviato un dialogo importante».

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