La Nuova Sardegna

La nuova ordinanza della Regione, un test o il tampone per entrare nell’isola

di Roberto Petretto
La nuova ordinanza della Regione, un test o il tampone per entrare nell’isola

Il presidente Solinas ha emesso un nuovo provvedimento che regola gli ingressi. Certificazione da esibire all’imbarco o esame da fare dopo l’arrivo

12 settembre 2020
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SASSARI. Limata con la perizia dell’orafo, assemblata con gli strumenti dell’orologiaio: alla fine di un conclave durato alcune ore, ecco uscire l’ordinanza del presidente della Regione che fissa l’obbligo di controlli per chi arriva nell’isola. È la numero 43, un po’ a sorpresa perché tutti la attendevano con la numerazione 42. Ma poco cambia: il cuore del provvedimento sta nei quattro punti dell’articolo 10.

Test obbligatori. A cominciare dal lunedì 14 settembre chi intende sbarcare in Sardegna, proveniente dall’estero o dal territorio nazionale, «è invitato» (questa la formula scelta nell’ordinanza) a presentare, al momento dell’imbarco «l’esito di un test - sierologico (IgG e IgM) o molecolare (Rna) o antigenico rapido - eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza, che abbiano dato esito negativo per Covid-19».

Ordinanza Regione Sardegna 11 settembre 2020 by La Nuova Sardegna on Scribd



Autocertificazione. In alternativa i passeggeri potranno dimostrare «di aver compilato on line l’apposita autocertificazione» che attesti di essersi sottoposti, sempre nelle 48 ore antecedenti l’ingresso nell’isola, a un test sierologico, molecolare o antigenico, con esito negativo. Nell’autocertificazione si deve indicare «obbligatoriamente» il tipo di test effettuato e la data di esecuzione, il nome della struttura (pubblica, privata o privata accreditata) nella quale il test è stato effettuato.

Tampone in Sardegna. Cosa succederà a chi si presenterà all’imbarco senza essersi sottoposto al test? Posto che spetterà alle forze dell’ordine fermare chi eventualmente cercherà di entrare nell’isola senza i requisiti previsti dall’ordinanza, c’è un’alternativa prevista dalla Regione: «In via transitoria, i passeggeri accettano di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone entro 48 ore dall’ingresso nel territorio regionale, a cura dell’Azienda sanitaria locale di riferimento o in una struttura privata accreditata».

Isolamento fiduciario. I passeggeri «anche se asintomatici», sono obbligati a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio regionale all’Azienda sanitaria competente. In attesa dell’esito del tampone devono «osservare l’isolamento domiciliare fiduciario» che potrà essere interrotto solo quando arriverà «l’eventuale esito negativo degli stessi esami e salvo ulteriori diverse disposizioni dell’Azienda Sanitaria competente».

Ovviamente, anche chi potrà esibire l’esito negativo di un esame sarà obbligato a segnalare l’eventuale insorgere di sintomi da Covid 19 «con tempestività all’Autorità sanitaria regionale per il tramite dei numeri telefonici appositamente dedicati» e di sottoporsi ad isolamento fiduciario in attesa delle decisioni delle autorità sanitarie.

Chi è esentato. Lo stabilisce l’articolo 12 dell’ordinanza: le misure previste dall’articolo 10 «non si applicano ai soggetti che esercitano attività funzionali a organi costituzionali; all’equipaggio dei mezzi di trasporto, al personale viaggiante su navi e aerei, per motivi di lavoro o salute» oltre che nelle ipotesi previste dal Dpcm del 7 agosto

Andata e ritorno in giornata. Chi va nella penisola per lavoro al rientro deve sottoporsi a tampone o test? È il presidente Solinas che fornisce l’interpretazione autentica di un passaggio non facile dell’ordinanza: «Per chi parte e rientra dalla Sardegna entro 48 ore non è necessario il tampone», chiarisce Solinas.

Registrazione. «Dovrà essere comunque compilata la registrazione su “Sardegna Sicura”». La veridicità di quanto dichiarato potrà essere sottoposta a controllo in un secondo momento.

Mascherina ovunque. È invece efficace da subito l’obbligo «sull’intero territorio regionale di indossare per l’intera giornata protezioni delle vie respiratorie (mascherine) in tutti gli ambienti chiusi o aperti in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno 1 metro». Sono esentati dall’obbligo i bambini al di sotto dei 6 anni e le persone con disabilità.

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