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I lavoratori della sanità privata: meno pagati rispetto al pubblico

I lavoratori della sanità privata: meno pagati rispetto al pubblico

CAGLIARI. Millecinquecento lavoratori della sanità privata da 14 anni aspettano il nuovo contratto, con un possibile aumento in busta paga da 100 ai 200 euro. Per questo, aderendo alla mobilitazione...

17 settembre 2020
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CAGLIARI. Millecinquecento lavoratori della sanità privata da 14 anni aspettano il nuovo contratto, con un possibile aumento in busta paga da 100 ai 200 euro. Per questo, aderendo alla mobilitazione nazionale, anche in Sardegna i sindacati hanno scioperato. Cgil, Cisl e Uil hanno protestato davanti all'assessorato alla sanità, con una manifestazione e oltre in cento hanno gridato: «Vergogna, vergogna». Gli organi sono ormai ridotti all’osso in tutte le case di cura private. «Siamo ben oltre l’emergenza», ha denunciato Guido Sarritzu della Uil, «Alla Regione abbiamo chiesto di fare pressione sui proprietari delle case di cura, perché si decidano ad accogliere le nostre sacrosante richieste». Alessandro Floris, Cisl, ha ricordato l'importanza dei lavoratori della sanità privata in questi mesi di lotta al Covid. «Hanno lavorato senza sosta – ha detto – sopperendo alle carenze del sistema pubblico» Durissima la Cgil. «Siamo pronti ad azioni eclatanti – ha detto Nicola Cabras – niente soldi alla sanità privata se prima non ci sarà il nuovo contratto. E soprattutto bisogna puntare su un contratto unico: non ci sono sanità di serie A e B». Ha protestato anche l'Ug e il segretario Piergiorgio Piu ha detto: « Non è più possibile che il lavoratore della sanità privata percepisca meno di chi lavora nel pubblico».

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