La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Il pezzo forte della legge Salva Sardegna finora era rimasto solo un grande contenitore, con all’interno 67 milioni di finanziamenti straordinari della Regione per far fronte alla crisi economica scatenata dalla pandemia. Due mesi dopo il via libera del Consiglio regionale, la legge è stata votata all’unanimità a luglio, giovedì la giunta Solinas ha approvato lo schema con cui sarà suddiviso l’ammontare del Fondo Resisto. Fondo che nei fatti sarà un aiuto alle imprese, dalle micro alle più grandi, che non licenzieranno i dipendenti nonostante l’evidente crollo del fatturato a causa del lockdown.

I tempi. La delibera dovrà passare al vaglio della commissione bilancio del Consiglio regionale: il sì è scontato. Subito dopo – entro le prime settimane di ottobre – sarà l’assessorato al lavoro a pubblicare gli avvisi a sportello. Sarà un click day fino a esaurimento del Fondo.

Pmi. Le micro, piccole e medie imprese avranno a disposizione in tutto 47 milioni e 450mila euro. Alle prime sarà concesso il 30 per cento del costo del lavoro annuo – fino a 500mila – purché confermino almeno la metà dei dipendenti. Alle seconde, le piccole, il 20 e 15 alle medie. Le imprese ammesse sono quelle indicate negli allegati alla delibera.

Partite Iva. Il tetto sarà di 22 milioni e 525mila. Al bando saranno ammesse anche le imprese senza dipendenti. Sono previsti due canali privilegiati: uno destinato alle aziende gestite da donne, l’altro a quelle itineranti.

Grandi imprese. In questo caso il Fondo Resisto è solo per la filiera del turismo, dagli hotel ai B&B, e avrà una dotazione di 4 milioni.