La Nuova Sardegna

Continuità aerea, Zedda attacca Solinas: "Sta chiudendo gli aeroporti"

Massimo Zedda
Massimo Zedda

Durissimo post su Facebook del leader dell'opposizione in consiglio regionale: "Smetta di fare campagna elettorale e lavori per risolvere la situazione"

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CAGLIARI. Con un durissimo post su Facebook, Massimo Zedda, leader dell'opposizione in consiglio regionale, ha attaccato la giunta e la sua politica sul tema della continuità territoriale. Una critica diretta sin dal titolo del post: volevano chiudere i porti, stanno chiudendo gli aeroporti.

"Il sistema aeroportuale sardo _ scrive Zedda _, già messo a dura prova dal covid 19 ( i passeggeri calano da 9 milioni a poco meno di 4,3 milioni e gli aeroporti non hanno ricevuto aiuti economici), riceverà un altro duro colpo a causa dell’incapacità del governo regionale. Il presidente della Regione e la sua giunta avevano promesso la pubblicazione di un bando sulla continuità aerea per l’autunno 2019. Niente è stato fatto, tanto che sul finire del 2019 e nei primi mesi del 2020 era impossibile prenotare un volo. A febbraio 2020 la situazione fu risolta grazie a una proroga concessa dal Governo nazionale".

"La Regione avrebbe dovuto presentare il nuovo bando entro l'autunno 2020 _ prosegue il candidato del centrosinistra alle ultime regionali _, questo fu l’impegno assunto con il governo nazionale, ma ancora una volta di quel bando nessuna notizia: fuori dai radar, così come l'annunciata consulenza che avrebbe dovuto aiutare nella predisposizione della documentazione. Risultato? In questi giorni, ottobre 2020, i voli da e per la Sardegna sono assicurati in regime di continuità territoriale grazie a una nuova proroga del Governo valida sino al prossimo 31 gennaio".

"Nel frattempo, Alitalia riduce le frequenze in particolare sugli scali di Olbia e Alghero _ aggiunge _. La risposta dell'assessore ai Trasporti è un appello alla compagnia per il ripristino dei voli cancellati: l'ennesima pezza che sposta di qualche mese la questione, ma senza una soluzione definitiva. Quella che serve è una proposta da presentare prima a Roma e poi in Commissione europea che sia percorribile e compatibile con la normativa europea, non basata su piani impraticabili che verrebbero bocciati per l'ennesima volta mettendo di nuovo a rischio il diritto alla mobilità delle cittadine e dei cittadini sardi".

"La nostra proposta: il presidente della Regione _ conclude Zedda _ esca dalla sua campagna elettorale perenne e dagli annunci, lavori per risolvere la situazione, come aveva promesso, senza scaricare le responsabilità su altri e si faccia affiancare dal Governo davanti alla Commissione europea che dovrà approvare il bando. Serve riportare il confronto sul piano istituzionale, sempre che si sia in grado e si sia capaci di farlo".

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