La Nuova Sardegna

A Mores la cucina sarda sposa quella napoletana

di Pasquale Porcu
A Mores la cucina sarda sposa quella napoletana

Le proposte di Massimo Sanna e del partenopeo Giuseppe Maiorano al ristorante Pozzo Antico. In primo piano i prodotti della coop allevatori

09 ottobre 2020
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Che bellezza quel giardino con piscina e che buoni quei piatti del ristorante pizzeria Pozzo Antico di Mores. Il locale è noto anche come Giardino degli aranci perché accanto al ristorante sorge un agrumeto che offre un'oasi di verde non solo per i bambini ma anche per i clienti della piccola struttura di accoglienza, nata prima dell'attività di ristorazione. L'idea iniziale dei proprietari, infatti, era quella di offrire un servizio a quanti avessero bisogno di un albergo, poche camere ben arredate. Un servizio offerto in particolare offerto per i frequentatori dell'autodromo. L'attività di ristorazione è nata subito dopo nel 2015. Anche perché Massimo Sanna, dopo il diploma all'istituto alberghiero, aveva fatto diverse stagioni in Costa Smeralda ma anche all'estero (Corsica, Austria etc.) e ora voleva tornare al suo paese, Mores. A dargli man forte è stato determinante la moglie, Gianna Marras, che ha dato subito un'impronta di grande professionalità al lavoro di sala. E così con Massimo al forno delle pizze e Gianna in sala i conti cominciavano a tornare. A chiudere il cerchio l'arrivo di Giuseppe Maiorano, un cuoco napoletano, gioviale guaglione con una gran voglia di lavorare e un buon talento ai fornelli. A quel punto, con una location invidiabile, un buon servizio e dei buoni piatti i risultati sono arrivati. Ad attirare i clienti i menu fortemente innovativi ma mai stravaganti: un occhio alle tradizioni partenopee, uno alla tradizione sarda e soprattutto la capacità di coniugarle in chiave creativa da parte del cuoco. E come suoni la musica del locale si capisce subito dagli antipasti: pane di pasta fritto al topinambur, delle pallottoline calde che ti spalancano lo stomaco a quel che verrà dopo. Ecco anche i gamberoni ricoperti di scaglie di mandorle e miele di acacia, croccanti, una delizia, e il tonno al sesamo accompagnato dalla cicoria. Molto gustosi, poi, i polpi all'aceto balsamico e pomodorini confit. Nella sequenza dei primi troneggia il risotto all'arancia, con ragù di gamberi, un piatto richiestissimo e per questo sempre presente in menu. Ma chi non amasse il riso può puntare sugli spaghetti alle ortiche o sulla fregula ai frutti di mare. E poi i ravioli con ricotta di Mores, orgoglio di Massimo Sanna per il quale i prodotti della cooperativa allevatori del paese sono un must che fa la differenza in cucina. Anche per questo il cono di pane carasau e pecorino al miele non manca mai nel menu del locale insieme alle polpettine di asinello con fonduta di ricotta mustia. Molto buoni anche i culurgiones ogliastrini con burro mantecato alle erbe di campo e gli gnocchetti con purpuzza e funghi porcini dei quale il Pozzo Antico, di questi tempi, si approvvigiona ogni giorno. Per quanto riguarda i secondi, se amate i piatti di mare siete capitati nel posto giusto. La scelta dipende dal pescato del giorno e va dai crostacei ai molluschi a quello che di volta in volta offre il mercato. Goloso il capitolo dei dessert; dal cannolo alla siciliana con ricotta di Mores al millefoglie con crema e amarena e il tortino con cioccolato fondente. Non mancano mai le seadas e il tiramisù. Ma non è difficile trovare anche una strepitosa pastiera napoletana (nelle ricorrenze giuste). Accurato e professionale il servizio in sala. Il locale – che è chiuso il mercoledì – oltre a una discreta carta dei vini propone anche una quarantina di pizze differenti tra le quali una al cacio e pepe con pancetta affumicata e scamorza e una, Babbu Sanna, dedicata al padre di Massimo, con funghi porcini, pecorino e pomodoti secchi. Per un pranzo medio il prezzo è intorno ai 40 euro, ben spesi.



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