La Nuova Sardegna

«Dateci regole per vendere il metano»

di Giuseppe Centore
«Dateci regole per vendere il metano»

Italgas scrive all’autorità per le reti. Molte società vogliono chiarimenti prima di prepararsi al mercato sardo

04 dicembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Il mercato del gas comincia a muoversi, ma troppi ostacoli burocratici ne rallentano la corsa, creando una situazione doppiamente anomala, che non rispecchia i desiderata degli interessati. E così si registra un movimento, ormai palese, dal lato dell’offerta, con le multinazionali e i player pronti a sbarcare nell’isola e invece una calma quasi piatta dal lato della domanda. D’altro canto le scelte del governo sembrano trovare proprio nei diversi dicasteri dell’esecutivo pesi e contrappesi, con i ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente che sembrano giocare in due squadre diverse. Il risultato finale è un silenzioso stallo rotto solo da uno dei protagonisti di questa partita, Italgas, che ha deciso di rompere gli indugi e scrivere all’Autorità di regolazione delle reti chiedendo tempi certi e rapidi per la definizione di un sistema tariffario che garantisca sia i compratori che i venditori.

Italgas ha chiesto ad Arera di regolare, eventualmente anche in maniera transitoria, il servizio di trasporto su gomma del Gnl in Sardegna. Messa in stand-by la dorsale, fermi i contatti pubblici Mise e la Snam, che dovrebbe per legge gestire il trasporto e l’immissione del gas nel sistema distributivo, è questo ultimo segmento il punto debole del processo di immissione del gas per gli utenti sardi.

Italgas ricorda che sta per completare diverse reti di distribuzione (e in alcuni bacini sono partite le gare per l’acquisto dei serbatoi, ndr) nei comuni dell’Isola, dando contestualmente opportuna comunicazione formale a tutte le società di vendita presenti nell’elenco tenuto presso il ministero dello Sviluppo economico. Sono arrivate diverse richieste di chiarimento/informazioni/accesso alla rete proprio dai soggetti che intendono esercitare, in concorrenza, l’attività di vendita di gas naturale nel nuovo mercato sardo: Eni Gas e Luce, Edison Energia, Liquigas, Eterna Energia, Italcominvest, Unogas e Sherden Energia». Le richieste a Italgas vertono in particolare «sull’assenza di un quadro regolatorio che consenta di definire, in maniera chiara, ancorché temporanea, il servizio di trasporto su gomma, sottraendolo ai benefici derivanti dall’applicazione dei principi di perequazione tariffaria, in attesa che si realizzino le infrastrutture fisiche di trasporto. Non può apparire giustificata l’assenza di risposte dell’Autorità. Ancor meno può esserlo quando in gioco vi sono un’attività di servizio pubblico e principi, come la non discriminazione dei clienti finali. Non è immaginabile che gli operatori coinvolti siano chiamati a provvedere a definire le condizioni tecnico-economiche – che nel resto della Penisola sono regolate – per i servizi di approvvigionamento, bilanciamento e trasporto del gas naturale, ancorché operato in via temporanea con carri cisterna/bombolai, esponendosi così a rischi non certo irrilevanti anche sotto il profilo antitrust».

@gcentore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative