La Nuova Sardegna

Covid, Sardegna arancione: cresce il movimento "Io apro"

Covid, Sardegna arancione: cresce il movimento "Io apro"

25 gennaio 2021
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CAGLIARI. La rivolta contro la zona arancione in Sardegna parte dall'hinterland di Cagliari e dal Sulcis Iglesiente. Ieri e oggi 25 gennaio bar e altri esercizi commerciali sono rimasti aperti a Capoterra. Ma anche a Carbonia sta nascendo un movimento «Io apro» con tanto di statuto e iniziative pubbliche per protestare contro le chiusure obbligatorie. Antonio Loddo ieri ha aperto regolarmente il suo ristorante. Sono arrivati anche i carabinieri, ma in quel momento nel locale non c'era nessuno.

«Siamo aperti - spiega Loddo all'Ansa - ma quando il cliente telefona per prenotare o si avvicina io lo avverto che potrebbe incorrere in una multa. E, in questo modo, è scoraggiato a magari non viene. Però il messaggio deve essere chiaro: non possiamo fare a meno di aprire. Per la nostra sopravvivenza». E l'esempio di Loddo è il punto di partenza: «Al movimento stanno aderendo bar, ristoranti e palestre. Ma la protesta si sta allargando anche a Sant'Antioco e Iglesias».

A Capoterra, ieri 24 gennaio in tanti hanno disobbedito. È la prima volta, non era mai successo né durante il lockdown, né durante le chiusure delle festività natalizie. Porte aperte e nessuna voglia di arrendersi. Anche in questo caso la spiegazione è evidente: una questione di sopravvivenza. «Continuiamo su questa strada e non molliamo», dicono i commercianti "ribelli". (Ansa).

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