La Nuova Sardegna

Province, la riforma approda in Consiglio

Province, la riforma approda in Consiglio

Deriu (Pd): proposta di legge nazionale per l’elezione diretta

03 febbraio 2021
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CAGLIARI. Le Province prima di tutto: oggi il Consiglio regionale discute e poi approverà, in settimana, la riforma. Lo farà dieci mesi dopo il via libera in commissione. Con una prova muscolare, nella coalizione di centrodestra, Forza Italia e il gruppo Udc-Cambiamo hanno evitato di fatto che la legge rimanesse ancora bloccata. Però, proprio alla vigilia del dibattito in aula, a prendersi la scena è stato il consigliere regionale Roberto Deriu del Pd. Ha presento una proposta di legge nazionale, per il ritorno, in tempi rapidi, all’elezione diretta di presidenti e consiglieri provinciali. Perché dal 2014 quel voto è diventato un’esclusiva di sindaci e consiglieri comunali.

La mappa. Dopo essere state abolite nel 2012, con un referendum popolare dall’esito plebiscitario, quest’anno ritorneranno in vita le quattro Province regionali: Olbia-Tempio, 26 Comuni, Ogliastra, 22, Medio Campidano, 28, e Sulcis-Iglesiente, 23. Tutte resuscitate – com’è scritto nella proposta di legge – su sollecitazione dei territori e per «riavvicinare la gente alle amministrazioni pubbliche». Confermate le due Province storiche: Nuoro, 53 Comuni, più il passaggio di Seulo dall’ormai ex Sud Sardegna, e Oristano, 87. La seconda vera rivoluzione coinvolgerà le Città metropolitane. Quella di Cagliari passerà dagli attuali 17 a 72 Comuni, inglobando il Sud Sardegna, anche se questa mutazione in extra large trova ancora qualche resistenza nel centrodestra. Infine sarà costituita anche quella di Sassari, 66 i Comuni, che prenderà il posto dell’attuale Provincia e dell’ex rete metropolitana. In coda alle legge è auspicato anche l’esperimento delle Unioni fra Province: quella dell’Est, con la Gallura, Nuoro e l’Ogliastra – e quella dell’Ovest fra Oristano, Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano.

Le posizioni. Il voto finale di sicuro sarà trasversale. Le diverse proposte di legge, poi unificate in un unico testo, infatti a suo tempo infatti erano state firmate insieme da consiglieri di maggioranza e minoranza. Per la Gallura, ad esempio, da Giovanni Satta, Psd’Az, Angelo Cocciu, Fi, Giuseppe Meloni, Pd, e Dario Giagoni della Lega. Resta, invece, da capire quale sarà la posizione dei Riformatori. Nel 2012, furono loro a organizzare il referendum per abolire le Province regionali, ora cosa faranno?

Elezione diretta. È dal 2014 che sono solo i Consigli comunali a votare per le Province. Per Roberto Deriu e gli altri consiglieri del Pd, sostenuto anche da Stefano Tunis di Sardegna 20.Venti, è arrivato invece il momento di restituire quel diritto ai cittadini. «Da quando non c'è più l'elezione diretta del presidente della Provincia e dei consiglieri provinciali – sottolinea Deriu – manca una rappresentanza istituzionale del territorio e delle esigenze dei cittadini. Oggi, invece, ogni comunità autonoma ha bisogno di una rappresentanza democratica, visibile, conosciuta, la cui legittimazione provenga dal popolo». Ora, è la sua conclusione, «siamo pronti a cominciare anche questa battaglia, considerato che le Province sono state confermate nella Costituzione dopo il referendum nazionale del 2016, quindi non si capisce perché non debbano essere elette dalla gente, come accade da sempre per Comuni, Regioni e Parlamento». (ua)

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