La Nuova Sardegna

Il fratello di Marinella: temo di non rivederla più

di Paolo Camedda
Il fratello di Marinella: temo di non rivederla più

Antonio Castangia: «Sospetto che possa essere stata data in pasto ai maiali»

13 giugno 2021
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CABRAS. «Temo che mia sorella possa essere stata fatta a pezzi e data in pasto ai maiali, e che i suoi resti siano stati sepolti sul Monte Arci».

Antonio Castangia, il fratello di Marina, la donna di sessant'anni di Cabras di cui non si hanno notizie da diversi mesi, è ancora sconvolto dagli ultimi avvenimenti. E non si da pace. Da qualche ora ha saputo che gli inquirenti indagano su Antonino Demelas, il compagno di sua sorella, con l'accusa di omicidio volontario. Di Marinella, come lui la chiama, non ha notizie da ormai 4 mesi. Ricorda l’ultimo incontro, fornendo un particolare significativo.

«Il 15 febbraio, alle 18, lei è venuta a prendermi dall’ospedale di Isili. Ho trascorso la notte da loro, a Mogorella. Il 16 ho fatto il compleanno là, ho realizzato anche i disegni per la ristrutturazione di uno dei due rami dell'abitazione. Poi mi ha accompagnato a casa a Cabras. Dal 17 mia sorella non mi ha più risposto al telefono». Sotto la lente degli inquirenti è finito il compagno, Antonino Demelas, finora unico indagato, con il quale il fratello di Marinella ammette di non avere un buon rapporto.

«È venuto qui due mesi fa, mentre uscivo a fare la spesa – racconta Antonio – non mi sono fidato a farlo entrare. Ma gli ho chiesto: “Senti, ma io telefono a Marinella e non mi risponde, tu sai perchè?”. E lui: “Ma come, non lo sai che è scomparsa?”. Mi è caduto il mondo addosso».

Antonio prova a ricongiungere i punti di una vicenda con diversi punti oscuri. «So che Marinella conosceva delle persone che hanno allevamenti di maiali dalle parti del Monte Arci».

A un certo punto, i tasselli vengono a comporre un puzzle nella mente di Antonio, che dopo aver visto la trasmissione “Chi l'ha visto”, ha pochi dubbi, e cita un elemento curioso. «Ho visto in tv la stanza riverniciata e il materasso buttato. Non mi tornano i conti. Dovevano ristrutturare l'altro ramo della casa e non quello. Non era quella la parte della casa su cui mi sono impegnato. Ho cercato di chiamare mia sorella ma i suoi cellulari li aveva tutti lui, l'ho scoperto attraverso un’amica. E mi chiedo: non poteva dirmelo o rispondere vedendo che ero io? Ho anche scoperto che Marinella non ha speso soldi dal suo conto negli ultimi quattro mesi. Conoscendola una cosa impossibile».

Un’insieme di cose che consolidano il convincimento del fratello della donna scomparsa: «Delle due l’una: o le viene impedito di farlo, o è stata uccisa. E mi sono chiesto: ma non è che qualcuno l’ha fatta a pezzi e poi l'hanno data in pasto ai maiali per far perdere qualunque traccia?».

Stesso terribile sospetto del nipote Mario, il figlio di Marinella: «Zio – mi ha detto – ma non è che è stata uccisa e il suo corpo fatto sparire?».

Negli ultimi giorni c’è stata la svolta, con l'apertura di un'inchiesta della Procura della Repubblica oristanese per omicidio volontario.

«I carabinieri non sanno, forse, di questo allevamento di maiali né del terreno sul Monte Arci. Lì, se fai un piccolo scavo, in una zona isolata e nascosta, chi se ne accorge? Se uno non va a cercare funghi, lumache o mirto non ci passa nessuno. Io spero che Marinella si sia allontanata di sua volontà e che si scopra qualcosa».

Antonio vorrebbe anche un confronto con chi potrebbe avere fatto sparire il corpo della sorella: «Non ho paura, da nessun punto di vista. Quando ero guardia carceraria nei primi anni Ottanta, trasferimmo Renato Curcio, allora capo delle Br, durante la notte, dall'Asinara a Milano, per un processo. Avevo 18 anni. Salii in elicottero con gli altri colleghi e lui mi chiese: Scusa se mi permetto, ma tua madre lo sa che sei qua? Lo sa, lo sa, gli feci io. Aveva visto che ero molto giovane. Chiunque sia responsabile di ciò che è successo a Marinella è un pesce piccolo rispetto ai personaggi con cui ho avuto a che fare nel mio lavoro».

La possibilità che Marina possa essere stata uccisa, non gli dà pace: «Sospetto che le sia successo qualcosa di grave. Però finché non viene fuori il cadavere, ogni notte, prima di addormentarmi, mi dico: «Speriamo che non sia così».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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