La Nuova Sardegna

Il giorno più nero dei contagi Ospedali, numeri immutati

Il giorno più nero dei contagi Ospedali, numeri immutati

È il dato peggiore del 2021 con 522 positivi con un indice del 14,8 per cento Quattro vittime: due erano in terapia intensiva, i loro posti subito occupati

06 agosto 2021
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SASSARI. È il peggior dato del 2021, il quinto per peso del numero dei contagi dall’inizio della pandemia: 522 contagi in 24 ore, su 3.523 tamponi, con un rapporto del 14,8 per cento, sono un numero che spaventa, soprattutto se sommato a 4 nuove vittime. Nella loro drammaticità i numeri dell’ultimo bollettino dell’unità di crisi raccontano e confermano anche il cambiamento della situazione: di fronte a così tanti contagi non c’è stato un aumento del numero complessivo dei ricoveri in area medica, mentre due ingressi ci sono stati in terapia intensiva, ma hanno preso il posto di pazienti deceduti.

Il sud al centro del contagio. Ancora una volta è la parte meridionale dell’isola l’area più colpita dalla nuova ondata di contagi: dei 522 di ieri ben 460 sono stati rilevati tra l’area metropolitana di Cagliari (338) e il sud Sardegna (122). La provincia di Sassari (che comprende anche la Gallura, dove c’è una fortissima presenza di turisti), ha avuto 52 nuovi positivi, 7 in provincia di Oristano (ci cui 6 nel capoluogo) e 3 a Nuoro. Anche le vittime sono tutte della parte meridionale dell’isola: un uomo di 73 anni e due donne di 80 e 74 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; un uomo di 88 anni, residente nel Sud Sardegna. I ricoverati sono 19 in terapia intensiva e 87 in area medica.

Reparti Covid. Con l'incremento dei casi nel sud dell'isola, a Cagliari si va verso la riapertura di un terzo reparto Covid. Chiuso il reparto di geriatria all'ospedale Santissima Trinità di Cagliari, il personale è stato destinato all'apertura di un altro reparto Covid - il secondo - all'ospedale Binaghi dove 58 pazienti su 61 non sono vaccinati (il 95.1%). Inoltre si sta organizzando la riapertura di un terzo reparto dedicato ai positivi, stavolta al SS. Trinità. Si tratta di un reparto di degenza ordinaria che dovrebbe poter ospitare ulteriori 24 posti letto.

Settimana difficile. Si avvia a conclusione una settimana difficile: secondo il report della Fondazione Gimbe nella settimana tra il 28 luglio e il 3 agosto sono 335 i casi di persone attualmente positive per 100.000 abitanti (231 la settimana precedente). Il report evidenzia un aumento dei nuovi casi del 14,6 per cento, mentre nella rilevazione precedente si era arrivati quasi ad un +80.

A livello territoriale ora sono quattro le province sarde a destare maggiore preoccupazione per l'incidenza dei casi ogni 100mila abitanti: la soglia critica dei 50 casi è stata infatti superata anche da Sassari (51), mentre restano abbondantemente sopra la città metropolitana di Cagliari (303) e il Sud Sardegna (132). Più o meno stabile Oristano con 57 casi per 100mila abitanti. Sotto soglia di saturazione i posti letto occupati da pazienti Covid-19; in area medica (5%), mentre viene confermato il raggiungimento del limite del 10% nelle terapie intensive.

Le critiche. «Era il 18 luglio - ricordano in un'interrogazione i consiglieri del gruppo Progressisti in consiglio regionale - quando il presidente della Regione parlò dell'imminente ordinanza, da firmare in giornata, per ripristinare i controlli covid sui passeggeri in arrivo nei porti e negli aeroporti dell'isola. Da allora niente. Perché il presidente non ha dato seguito a quanto annunciato?».

«Non pervenute misure di controllo e di governo per gestire la situazione ed evitare i contagi - rincara la consigliera del Pd, Rossella Pinna -. Zero disposizioni regionali, zero controlli nei porti e negli aeroporti. Si è passati dal passaporto sanitario per entrare nell'Isola al liberi tutti. E intanto il sistema di tracciamento è in tilt e se le strutture sanitarie sono ancora in grado di reggere l'urto non significa che non siano in difficoltà». (r.pe.)

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