Sarcidano, 15 sindaci rendono la fascia
Protesta davanti a Villa Devoto: «È stato violato il diritto alla salute dei cittadini»
2 MINUTI DI LETTURA
CAGLIARI. Clamorosa protesta dei quindici sindaci della comunità montana Sarcidano Barbagia di Seulo, Eugenio Lai (Escolca), Renato Melis (Esterzili), Gianluca Serra (Genoni), Rossano Zedda (Gergei), Luca Pilia (Isili), Salvatore Argiolas (Laconi), Umberto Oppus (Mandas), Giovanni Daga (Nuragus), Rita Aida Porru (Nurallao), Antonello Atzeni (Nurri), Alessandro Boi (Orroli), Barbara Laconi (Sadali), Samuele Gaviano (Serri), Marcello Cannas (Seui) ed Enrico Murgia (Seulo) per denunciare la disastrosa situazione sanitaria nel territorio dove, sostengono i primi cittadini, “viene violato il diritto fondamentale che tutela la salute dei cittadini”. A far traboccare il vaso è stata la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Isili, conseguente allo spostamento del personale (dopo l’ordine di servizio del direttore del presidio ospedaliero unico di Cagliari), nel reparto di medicina dello stesso ospedale, dove sono stati trasferiti una parte dei pazienti ricoverati nel reparto di medicina del Santissima Trinità di Cagliari riconvertito in degenza covid per far fronte alla recrudescenza della pandem. I sindaci avrebbero dovuto consegnare la fasce al governatore Solinas ma non essendo stati ricevuti le hanno appese al cancello di Villa Devoto. Alla protesta si è unito anche il sindaco di Escalaplano Marco Lampis. «Non è un segnale di resa – afferma il sindaco di Escolca, Eugenio Lai – ma di un territorio che rivendica il diritto alla salute». «Numerose e irrisolte – sottolinea il presidente della comunità montana Samuele Gaviano –, sono le problematiche legate all’ospedale di Isili, alla specialistica e alla farmacia territoriale, ai medici di base, agli uffici tiket/cup, al servizio a sostegno delle comunità». «Siamo abbandonati dalle istituzioni – affermano Antonello Atzeni e Luca Pilia –. Chiediamo un’immediata inversione di tendenza». (Gian Carlo Bulla)