La Nuova Sardegna

Sequestrata a Zerfaliu una tonnellata di “erba”

di Enrico Carta
Sequestrata a Zerfaliu una tonnellata di “erba”

In manette due agricoltori di Bono: coltivavano 3mila piante di cannabis Recuperati dalla polizia 450 chili di foglie già essiccate e pronte al commercio

20 ottobre 2021
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ZERFALIU. Prima Marrubiu, poi Santa Giusta ora Zerfaliu. Copione già scritto, finale già visto. Cambiano solo le località delle floride piantagioni di marijuana e la provenienza dei coltivatori di cannabis, poiché stavolta, dopo i sei arresti delle precedenti settimane che hanno riguardato persone arrivate nell’Oristanese dal Nuorese, a finire dietro le sbarre sono due amici di Bono, Z.S. di 41 anni e P.A. di 45 – non sono state fornite per il momento le loro generalità perché sono in corso ulteriori accertamenti –. Per loro l’udienza di convalida è già alle spalle, così come il provvedimento del giudice per le indagini preliminari che ha deciso che la misura più adatta per entrambi è la custodia cautelare in carcere.

I due l’avrebbero fatta grossa, anzi enorme. La piantagione di cannabis, indicata in vari documenti come legale e in realtà composta da piante con un principio attivo ben al di là dei limiti consentiti dalla legge, era fatta da tremila arbusti di canapa con un thc del 17% laddove il massimo permesso è dello 0,2% con tolleranza massima dello 0,6%. Non basta perché oltre alle piante già colte ma ancora da sottoporre a lavorazione, in un ampio garage in pieno centro abitato di Zerfaliu, c’erano anche 450 chili di “erba” già essiccata.

Troppo, un’esagerazione perché il tutto passasse inosservato. Così nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra mobile della questura, coordinati dal dirigente Samuele Cabizzosu, sono entrati in azione. Hanno dapprima sequestrato la droga e poi hanno sottoposto tutto all’esame scientifico perché stabilisse se si trattasse di marijuana light e quindi legale oppure, dietro i documenti che certificavano che tutto fosse in regola, si nascondesse una piantagione illegale.

Avevano visto bene gli agenti e, a quel punto, sono scattate anche le manette. Non certo le prime in provincia di Oristano in queste ultimissime settimane in cui, evidentemente, si stanno stringendo i tempi e si sta effettuando la raccolta del seminato. Le colture, non si può certo dire il contrario, sono andate bene, solo che gli uomini in divisa sono arrivati nel momento che precedeva la festa. I coltivatori di cannabis, oltre a quello della marijuana, stavano probabilmente già annusando il profumo dei soldi. Rivenduta a cinque euro al grammo, tutta quella quantità di droga avrebbe potuto fruttare alcuni milioni di euro, probabilmente cinque, anche se poi bisognerebbe capire se il prezzo pattuito per la vendita all’ingrosso è davvero quello di cinque euro al grammo.

Fatto sta che tra droga essiccata e piantine, i due amici di Bono, con grandi capacità in agricoltura, avevano a disposizione circa una tonnellata di cannabis illegale. Se si aggiunge questa a quella sequestrata a Santa Giusta e Marrubiu nei giorni scorsi, si va praticamente al raddoppio del peso e a quadruplicare il numero di piante sequestrate che sale a 12mila.

Questo caso però è diverso rispetto alle precedenti operazioni portate a termine dalla Squadra mobile della polizia. In quelle occasioni, gli agenti sapevano di avere davanti a sé delle coltivazioni illegali, stavolta non ne avevano la certezza, ma solo il sospetto. I due coltivatori avevano infatti regolarmente denunciato la presenza della piantagione: basta infatti la autocertificazione e conservare le etichette delle sementi per poterla impiantare. A quel punto si può procedere con la coltivazione e sono le forze di polizia a essere tenute a effettuare i controlli. Col passare delle settimane e visto che non si muoveva foglia, se non quelle che man mano venivano essiccate, i due pensavano di essere arrivati alla stretta finale. Metà della droga era già pronta per lo smercio, ma evidentemente non nei canali leciti, vista la quantità di principio attivo. Non c’è bisogno di sforzi di fantasia: sequestro e manette.

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