La Nuova Sardegna

Travolto da un tubo precipitato dalla gru: muore un operaio

Travolto da un tubo precipitato dalla gru: muore un operaio

Carlo Manca, 48enne di Capoterra, lavorava in un cantiere L’uomo indossava i dispositivi di sicurezza. Inutili i soccorsi

11 novembre 2021
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CAGLIARI. Era arrivato in Liguria per completare un lavoro in subappalto affidato alla sua ditta nel deposito di oli minerali della Sigemi, nel quartiere di San Quirico, a Genova. Per il momento non è stata completata la ricostruzione dei fatti che hanno portato alla morte di Carlo Manca, l’operaio 48enne di Capoterra che sarebbe stato travolto da un tubo precipitato al suolo dopo la rottura di una delle cinghie di sicurezza che avrebbero dovuto trattenerli durante uno spostamento dei materiali effettuato con una grande gru.

I soccorsi. Nell’azienda situata in uno dei quartieri della val Polcevera, tra Bolzaneto e Pontedecimo, sono intervenuti i sanitari del 118, gli agenti della polizia municipale, gli agenti delle volanti e gli ispettori della Asl ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare. L'operaio morto schiacciato da tubi caduti da una gru in un cantiere a Genova è la 22esima vittima sul lavoro registrata quest'anno in Liguria, secondo i dati dell'Inail.

La ricostruzione. Carlo Manca, secondo una prima ricostruzione, indossava il casco di sicurezza mentre stava sganciando i grossi tubi, pesantissimi e lunghi circa 10 metri l'uno, dalle cinghie dopo che la gru li aveva appoggiati su una sorta di cavalletto. Per motivi ancora da accertare, forse per colpa del cedimento di una delle cinghie di sicurezza, uno dei tubi è scivolato colpendolo e facendolo cadere all'indietro. Tutta l'attrezzatura è stata sequestrata e i compagni di lavoro interrogati. Per ricostruire con maggiore precisione la dinamica dei fatti costati la vita all’operaio di Capoterra sono state acquisite anche le riprese effettuate dalle telecamere di sorveglianza posizionate all'interno dell'area di lavoro.

I sindacati. «Non sappiamo con esattezza cosa sia accaduto – dicono Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Marco Granara, responsabile Ast Cisl Genova – saranno le autorità competenti ad accertarne la dinamica, ma quando un lavoratore muore non è una fatalità, ma qualcosa di evitabile. Abbiamo chiesto con forza l’adozione di provvedimenti definitivi, l’ultima volta meno di due mesi fa, quando un altro operaio perse la vita precipitando da un ponteggio – proseguono i sindacalisti – ma ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che conferma che la sicurezza sul lavoro, che dovrebbe essere la priorità per tutti e a tutti i livelli, sta evidentemente e velocemente peggiorando. Siamo vicini alla famiglia, agli amici e ai colleghi di lavoro della vittima e chiediamo che sia fatta presto chiarezza su quanto accaduto». (c.z.)

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