La Nuova Sardegna

Il ritorno sui banchi slitta al 10 Tamponi per tutti gli studenti

Il ritorno sui banchi slitta al 10 Tamponi per tutti gli studenti

Ordinanza del governatore Solinas: domani e sabato le scuole restano chiuse Le aziende sanitarie devono gestire lo screening ma non sono chiare le modalità

06 gennaio 2022
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SASSARI. Nessuna decisione sul rientro posticipato a scuola da parte del Consiglio dei ministri: è la Regione, con un’ordinanza del presidente Solinas, a prevedere il rientro in aula per lunedì 10, posticipandolo rispetto alla data originaria di domani.

L’ordinanza, quindi, prevede scuole chiuse sia domani che sabato 8. Ma per le Asl sarde questi non potranno essere giorni di riposo: il personale sanitario dovrà infatti preparare le condizioni per un ritorno a scuola il più possibile tranquillo. Le Aziende socio sanitarie, secondo quanto stabilisce l’ordinanza del presidente della Regione, «devono curare l’organizzazione di una campagna di screening mirato alla popolazione studentesca, mediante adeguati test ad alta specificità e sensibilità, da realizzarsi nei giorni precedenti la regolare ripresa delle attività di didattiche».

Come questa campagna massiccia di test si possa attuare nel breve lasso di tempo che precede la riapertura delle scuole l’ordinanza non lo spiega. Si va verso la riapertura spostata a lunedì in un clima di incertezza, anche tenendo conto del fatto che le Asl devono fare fronte all’impennata dei casi e alla maggiore pressione sugli ospedali. Anche se qualcuno aveva già cominciato a organizzarsi: la Asl di Cagliari, capofila per tutto il sud dell’isola, ha acquisito 150 mila tamponi antigenici per lo screening di massa negli istituti scolastici del territorio delle aziende sanitarie di Cagliari, Sulcis e Medio Campidano. I tamponi sono destinati a tutti gli studenti delle scuole, al personale scolastico e Ata che volontariamente vorranno sottoporsi al test, per garantire un rientro in sicurezza dalle vacanze natalizie.

Iniziativa analoga in Gallura, esattamente a Loiri Porto San Paolo, dove, in collaborazione con l’ospedale privato Mater Olbia, il Comune ha disposto che vengano effettuati tamponi antigenici su tutti gli studenti e il personale scolastico delle scuole elementari e medie, il 7 e l’8 gennaio.

Sul tema tamponi è intervenuto anche il Governo: nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri si stabilisce che nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, gli studenti che dovranno fare autosorveglianza potranno essere sottoposti a test gratuitamente. Per questo tipo di misura, il commissario per l'Emergenza ha autorizzato lo stanziamento 92 milioni e 505mila euro fino al 28 febbraio.

Sempre sulle scuole il provvedimento del Governo detta le disposizioni che riguardano il meccanismo di attivazione della didattica a distanza. Alle scuole elementari, con un solo contagio, la classe resta in presenza con testing di verifica, ma con due va tutta in Dad. Alle scuole superiori e alle medie la Dad scatterebbe solo al terzo caso in classe, mentre con due casi solo i vaccinati completi resterebbero in presenza e comunque monitorati (ma con la Dad per chi non ha completo il ciclo vaccinale). Anche alle superiori, con un caso è prevista l'autosorveglianza per tutti e utilizzo Ffp2.

In attesa delle decisioni del Governo e dell’ordinanza del presidente della regione molti Comuni dell’isola hanno previsto tempi diversi per il rientro a scuola. Nell’Alto oristanese diverse amministrazioni hanno scelto di prolungare la chiusura sino al 16, con ritorno in aula lunedì 17.

A Usini il sindaco Antonio Brundu smentisce che fosse prevista una chiusura prolungata delle scuole: «Ci atterremo alla linee decise a livello nazionale e regionale».



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