Caro carburante, quarto giorno di blocco: niente risposte da Roma, si protesta a oltranza
Gli autotrasportatori minacciano di rimanere davanti al porto di Cagliari e nei presidi in tutta l'Isola anche sino al 31 marzo. Si indaga su tre episodi di intimidazioni e minacce
CAGLIARI. È davvero protesta a oltranza: gli autotrasportatori, non soddisfatti dalle risposte che arrivano da Roma, minacciano di rimanere davanti al porto di Cagliari e nei presidi in tutta l'Isola anche sino al 31 marzo. «Sempre pronti - spiega Yuri Marcialis, autotrasportatore in viale La Playa dal primo giorno di lotta - a non mollare e anzi a coinvolgere tutto il popolo sardo in questa battaglia».
È il quarto giorno di mobilitazione contro il caro gasolio. E gli autotrasportatori sono decisi ad andare avanti. Anche perché - spiegano - «andare a lavorare, con il carburante a questi prezzi, significa rimetterci tempo e denaro». E già ci si prepara alla manifestazione di sabato 19 nel Sassarese, organizzato da pastori e autotrasportatori, e allo stop del 4 aprile proclamato da Unatras in ambito nazionale.
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.41307382:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2022/03/17/news/blocchi-camionisti-gli-operatori-agroalimentari-chiedono-un-varco-per-le-merci-deperibili-1.41307382]]
Intanto si indaga su tre episodi. La protesta contro il caro carburante sarebbe sfociata in intimidazioni questa notte. Secondo quanto appreso dall'Ansa, i carabinieri stanno infatti indagando su alcune minacce dirette al pastificio Cellino per bloccare la partenza dei tir con le merci da parte di un gruppo di persone non ancora identificate. Non lontano dal pastificio, sempre la scorsa notte, è andata in scena una protesta non autorizzata davanti ai cancelli dei depositi Nonna Isa e Coop lungo la strada provinciale 61. Secondo una prima ricostruzione, subito dopo che gli autotrasportatori si sono allontanati dalla zona dove avevano tenuto un presidio, davanti ai cancelli sono arrivate una quarantina di persone che hanno acceso un falò, impedendo di fatto l'uscita dei mezzi che trasportano gli alimenti nei supermercati. Sul posto sono arrivati i carabinieri.
Nel giro di breve tempo il numero di manifestati si è ridotto. Da quanto si apprende, i mezzi dei due supermercati sono rimasti parcheggiati all'interno dell'area, fino a questa mattina presto quando sono usciti per le consegne, anche se in ritardo rispetto a quanto era previsto. I manifestanti presenti sono stati identificati e non farebbero parte dei gruppi organizzati impegnati nella protesta di questi giorni.
Infine la polizia intanto sta indagando su un video, diventato virale sulle chat, di un uomo con il volto coperto che davanti ai cancelli della sede di Lilliu Trasporti a Uta ( Cagliari), estrae dalla tasca una pistola e dopo aver detto il nome dell'azienda esplode alcuni colpi in aria. Gli uomini della questura stanno lavorando per identificarlo e capire le ragioni del gesto. Nei suoi confronti potrebbe scattare una denuncia. (Ansa).
[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.41307328:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2022/03/17/news/caro-carburante-dai-corrieri-nazionali-lo-stop-alle-consegne-da-e-per-la-sardegna-1.41307328]]