Segnali di quinta ondata soprattutto al meridione
Nell’isola ieri altri 1.411 casi di positività, ma con un minore numero di tamponi Leggero calo dei ricoveri in area medica mentre ci sono altre quattro vittime
21 marzo 2022
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SASSARI. Come sempre nel fine settimana la caccia al virus rallenta. E così la rilevazione di nuovi casi, di solito, registra dati più bassi. Nelle ultime 24 ore il bollettino dell’unità di crisi regionale ha indicato 1.411 nuovi casi di positività al Covid (di cui 1.110 diagnosticati da antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, solo 8.593 tamponi (di solito, entro settimana, si superano ampiamente i 10mila). Ma il dato variabile dei contagi, che in Italia non scende e che soprattutto al sud invece sale, non si ripercuote più di tanto sugli ospedali. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 20, due in più rispetto al giorno precedente, mentre sono in calo i pazienti ricoverati in area medica 322 in totale, cinque in meno in 24 ore.
Ovviamente aumentano i casi di isolamento: in tutto sono 28.376, con un incremento di 692.
È l’ulteriore conferma di un virus che continua a diffondersi, ma che non provoca casi gravi come nelle ondate precedenti e quindi all’aumento dei positivi non corrisponde un proporzionale aumento dei ricoveri. Quello che non accenna a fermarsi è l’aggiornamento del numero delle vittime. Anche ieri l’elenco si è allungato con altri quattro nomi: una donna di 87 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari; un’altra donna di 94 anni, residente nella provincia di Oristano, e due casi nella provincia di Nuoro di cui la Regione non ha comunicato né sesso né età.
Il dato nazionale parla invece di 60.415 nuovi contagi . Il giorno prima erano stati 74.024. Le vittime sono 93 (ieri erano state 85). Sono stati eseguiti 370.466 tamponi molecolari e antigenici. Il tasso di positività è al 16,3%, in crescita rispetto al 15,48% del giorno prima. Sono invece 467 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 29. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.430 (8.319), ovvero 111 in meno.
L’aumento dei casi per ora concentrato in alcune aree del Paese. L’incidenza per 100mila abitanti più alta al centro-sud, in particolare in 8 regioni (Umbria, Puglia, Calabria, Marche, Basilicata, Lazio, Abruzzo e Toscana) mentre per ora va meglio il Nord.
Ovviamente aumentano i casi di isolamento: in tutto sono 28.376, con un incremento di 692.
È l’ulteriore conferma di un virus che continua a diffondersi, ma che non provoca casi gravi come nelle ondate precedenti e quindi all’aumento dei positivi non corrisponde un proporzionale aumento dei ricoveri. Quello che non accenna a fermarsi è l’aggiornamento del numero delle vittime. Anche ieri l’elenco si è allungato con altri quattro nomi: una donna di 87 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari; un’altra donna di 94 anni, residente nella provincia di Oristano, e due casi nella provincia di Nuoro di cui la Regione non ha comunicato né sesso né età.
Il dato nazionale parla invece di 60.415 nuovi contagi . Il giorno prima erano stati 74.024. Le vittime sono 93 (ieri erano state 85). Sono stati eseguiti 370.466 tamponi molecolari e antigenici. Il tasso di positività è al 16,3%, in crescita rispetto al 15,48% del giorno prima. Sono invece 467 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 4 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 29. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.430 (8.319), ovvero 111 in meno.
L’aumento dei casi per ora concentrato in alcune aree del Paese. L’incidenza per 100mila abitanti più alta al centro-sud, in particolare in 8 regioni (Umbria, Puglia, Calabria, Marche, Basilicata, Lazio, Abruzzo e Toscana) mentre per ora va meglio il Nord.