Addizionale imbarchi, Bruno sta con Conoci: «Ma recuperi i crediti»
Un milione di euro per Alghero fermo dal 2005
Alghero. «Sul tema dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco passeggeri ha ragione il sindaco Mario Conoci quando è intervenuto alla conferenza stampa in aeroporto. Ad Alghero, nonostante la tassa porti il nome del Comune, arrivano solo briciole»: parole dell’ex sindaco di Alghero ed ex consigliere regionale del Pd Mario Bruno. Che si allinea alla posizione del suo successore ma non lesina le critiche: «Da Conoci però - è scritto in una nota - mi sarei aspettato più determinazione nel proseguire la battaglia per recuperare dallo Stato un credito di oltre un milione di euro. Il Comune con la mia giunta aveva aderito alla class action formata da altri dodici comuni italiani che chiedevano allo Stato il riconoscimento delle spettanze mai riscosse. Un credito vantato dal 2005. Lo avevo fatto aderendo all’iniziativa della Consulta Città aeroportuali dell’Anci, a Roma. Una battaglia - ha scritto ancora Bruno - che va combattuta ancora con tutti gli strumenti giuridici e politici a disposizione. Le tasse aeroportuali di vario genere incidono per circa il 40% del prezzo finale del biglietto aereo. L’addizionale comunale è una tassa di 6.5 euro per biglietto che andrebbe girata al Comune sede di aeroporto e invece resta nelle casse ministeriali. Quando fu istituita il legislatore motivò con l’esigenza di offire “una misura di sostegno agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto”».
L’addizionale comunale sui diritti di imbarco è stata istituita dalla legge finanziaria per il 2004. Originariamente si pagava un euro per passeggero imbarcato. Fondi destinati a vari aspetti della sicurezza. Nel corso degli anni l'importo è cresciuto da 1 a 6,50 euro a passeggero. Di questa somma - spiega ancora l’ex sindaco di Alghero - cinque euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e al “comparto sicurezza” per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Solo una piccola parte di questo euro è destinata ai comuni. In ogni caso, dal 2005 sono stati erogati ai comuni, a titolo di addizionale sui diritti di imbarco, importi inferiori rispetto a quelli che spettavano, con un flusso di finanziamenti contrassegnato da mancate assegnazioni e non rispondenza degli importi dovuti. La perdita di gettito per i comuni aeroportuali è stata dunque molto consistente, giustificata da una finanziaria dello Stato del 2008 che prevede che le somme in entrata derivanti dall’addizionale comunale contribuiscano a ridurre l’indebitamento dello Stato. Tuttavia - ha concluso Bruno - a quanto risulta all’Ancai, l’Associazione nazionale comuni aeroportuali, è stata decurtata esclusivamente la quota parte destinata ai comuni. E va recuperata».