La Nuova Sardegna

La vertenza

Portovesme, terza notte sulla ciminiera per gli operai che attendono risposte

Portovesme, terza notte sulla ciminiera per gli operai che attendono risposte

Oggi incontro con il Governo. I sindacati: «Deve essere risolutivo, non interlocutorio»

03 marzo 2023
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Cagliari «La riunione di domani (oggi per chi legge, ndr) deve trovare la giusta soluzione sull’energia per permettere ai lavoratori di scendere dalla ciminiera. I lavoratori, nonostante freddo, vento e pioggia, hanno trascorso la seconda notte nella ciminiera e con forza e determinazione stanno affrontando la terza giornata di protesta che continuerà anche domani. E proprio per questo motivo seguiranno dalla ciminiera la riunione». Così in una nota i segretari territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi. I tre rappresentanti sindacali auspicano che l’incontro «non sia solamente interlocutorio, ma risolutivo. Chiediamo al Governo, data la gravità della situazione e la forte preoccupazione di intervenire e utilizzare tutti gli strumenti per arrivare a una soluzione accettabile che assicuri alle attività produttive della Sardegna, vere eccellenze delle produzioni italiane, pari opportunità. Per sostenere la lotta dura ma determinata dei lavoratori chiediamo un’assunzione di responsabilità anche ai sindaci e rappresentanti delle istituzioni, oltre che agli imprenditori affinché siano presenti al sit in che si svolgerà, per la durata dell’incontro ministeriale, davanti all’ingresso dello stabilimento».

Vicinanza ai lavoratori della Portovesme e alle loro famiglie è stata espressa dagli assessori dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, in visita a Portovesme agli operai che da tre giorni si sono asserragliati sulla ciminiera dell’impianto Kss della Portovesme Srl a 100 metri di altezza. «Portovesme rappresenta un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegna - ha detto Anita Pili - ma evidentemente anche e soprattutto, un sito d’importanza strategica nazionale essendo l’unico produttore italiano di zinco e piombo da primario. Come Giunta regionale abbiamo garantito sin dal principio della crisi, sostegno concreto alla azienda e ai lavoratori, sia con l’attività volta all’approvazione dell’energy release, sia agevolando un confronto tra i soggetti in campo, con l’obiettivo di affrontare in modo stabile ed efficace il problema del costo dell’energia. Oggi la stessa azienda deve essere chiara sulla riconversione e sulle reali condizioni che impediscano l’ulteriore fermata delle linee produttive. Non possiamo dimenticare infatti che le nostre aziende energivore non dispongono del gnl, non essendoci stato concesso il completamento della metanizzazione nell’isola, né di misure quali ad esempio l’interconnector».

«È necessario - ha detto l’assessore Porcu - che la Società giochi a carte scoperte perché dobbiamo capire esattamente quale sia la situazione e valutare quali misure dobbiamo mettere in campo per tutelare i lavoratori».

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