La Nuova Sardegna

Persone scomparse

Sanluri, l’appello dei nipoti: «Nostro zio manca da un mese, aiutateci a riportarlo a casa»

di Silvia Sanna
Sanluri, l’appello dei nipoti: «Nostro zio manca da un mese, aiutateci a riportarlo a casa»

Del pastore Venerio Pilloni non ci sono più tracce dal 6 febbraio

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Sassari L’auto, una minicar, segnalata lunedì 6 febbraio alla stazione ferroviaria di San Gavino ma ritrovata il giorno dopo nelle campagne di Sanluri nei pressi dell’azienda agricola dove Venerio Pilloni, 59 anni, lavora come pastore. Chi l’ha spostata? E chi ha lasciato in un sacchetto per terra il telefonino a pezzi e privo della scheda Sim? Ancora, perché la porta di casa a Sanluri era aperta e sul tavolo c’erano le chiavi? Un rompicapo per i familiari di Venerio, che non hanno sue notizie da sabato 4 febbraio, quando nel pomeriggio ha preso un caffé con il fratello Federico e l’ha salutato con il consueto affetto dicendogli di avere un impegno per cena ma senza specificare con chi. Poi il buio. La domenica mattina Venerio non si è presentato in azienda e il suo datore di lavoro, dopo avere cercato di rintracciarlo senza successo, ha dato l’allarme avvisando proprio Federico che ha sporto denuncia ai carabinieri. La sera la foto di Venerio Pilloni circolava già sui social e su vari siti di informazione on line, con i familiari già molto preoccupati. la mattina dopo, lunedì 6, l’impiegato di un hotel a Cagliari ha chiamato per dire che Ignazio aveva trascorso la notte nella struttura e che andando via aveva fatto cenno a un viaggio in Germania. Nelle stesse ore, dal suo conto corrente bancario è stato effettuato un prelievo di 500 euro. Gli investigatori sono propensi a credere che Venerio Pilloni si sia allontanato volontariamente da casa. Ma i familiari non ci credono.

«Non è da lui sparire così – racconta il nipote Raffaele – senza dire nulla ai suoi fratelli e sorelle. Mio zio è molto legato a loro e a noi nipoti, per questo la sua scomparsa per noi è inspiegabile». Raffaele vive a Essen in Germania da 18 anni ma ha mantenuto un rapporto stretto con la sua famiglia, distribuita tra Sanluri e Collinas: «Mio zio lo sento spesso, so che sta bene, non ha problemi economici né di salute. E ha un bel carattere, allegro e socievole, i compaesani e i compagni di lavoro gli vogliono bene». Così anche Evelyn, altra nipote di Venerio che vive a Collinas: «Non posso credere che mio zio abbia deciso di andare via senza dirci una parola, senza salutare i suoi fratelli.... Sono convinta che qualcuno possa averlo costretto ad allontanarsi o che sia stato truffato». Federico pensa che lo zio possa essere stato raggirato, forse da persone conosciute da poco e di cui non aveva parlato ai familiari: «La domenica andava quasi sempre a pranzo a casa di mia madre, sua sorella. Nelle ultime tre settimane non si è presentato spiegando di avere impegni di lavoro in azienda. In realtà non era vero, come ci ha confermato il suo datore di lavoro».

Nei giorni successivi alla scomparsa di Venerio tra le chiacchiere di paese è spuntata fuori una misteriosa donna, di nazionalità romena, che qualcuno avrebbe visto con lui. «Ma noi non sappiamo chi sia e se esista davvero, perché nessuno ci ha fatto il suo nome. E mio zio non ha mai fatto cenno con noi a una relazione». Non era una donna, secondo chi ha visto la minicar di Pilloni alla stazione di San Gavino, la persona che si trovava a bordo con lui: «A mio padre– dice Evelyn – hanno detto che sembrava un uomo ma non sono stati in grado di descriverlo. Ma grazie alla testimonianza abbiamo appreso che mio zio domenica ha preso il treno, probabilmente per andare a Cagliari: con la sua piccola auto faceva solo brevi spostamenti». E a Cagliari Venerio Pilloni era stato anche il giorno precedente a pranzo, come aveva riferito al fratello Federico, in compagnia di alcuni amici: «Ma nessuno di loro si è fatto avanti, nessuno ci ha chiamato per confermarci di averlo visto».

Silenzio asoluto, a parte un paio di telefonata anonime, altrettante con messaggi incomprensibili e scherzi di pessimo gusto: «Un paio di giorni fa è stato ritrovato il cadavere di un uomo scomparso nel Cagliaritano, mi hanno chiamato per dirmi che era mio zio. È stato terribile». L’angoscia cresce di ora in ora «perché non abbiamo idea di cosa sia successo», dice Evelyn. La famiglia ha chiesto aiuto all’associazione Penelope Sardegna, del caso si sta già occupando la trasmissione Chi l’ha visto? che sabato arriverà con una troupe a Sanluri. Chi avesse notizie è pregato di rivolgersi alle forze dell’ordine, al numero 338 6311738 e alla stessa associazione.

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