Cagliari Chissà se Alessandra Todde terrà fede alla regoletta «ogni tre consiglieri un assessore», oppure cambierà manuale d’istruzioni. Per ora, a caldo, s’è limitata a sostenere: «La nostra squadra di governo sarà riconoscibile, solida e competente». È un identikit di certo nitido nella forma, contorni compresi, ma che nella sostanza rende molto difficile intuire quanti assessorati andranno a testa agli otto partiti della coalizione che hanno eletto consiglieri e soprattutto chi potrebbero essere gli assessori. Dunque, solo ipotesi e nessuna certezza.
La rivoluzione Con un più un premessa, l’attuale mappa delle 12 deleghe potrebbe essere addirittura rivoluzionata. Il Campo largo, infatti, avrebbe intenzione di aggiornare la legge che dal 1977 disciplina ancora l’organizzazione e le competenze della Giunta. Dopo 47 anni, è una delle possibilità, le politiche sociali potrebbero esser scorporate dalla sanità, entrando a far parte del nuovo assessorato al welfare, con competenze anche sulle politiche per il lavoro. Oppure turismo e trasporti potrebbero essere fusi in un’unica delega, ribattezzata «mobilità e promozione». Ancora: gli attuali assessorati all’industria, all’agricoltura, al commercio e all’artigiano (gli ultimi due ora in carico al turismo) potrebbero confluire in unico assessorato alle attività produttive. Mentre la delega agli affari generali potrebbe essere sostituita con quella per l’innovazione tecnologica, trasferendo il funzionamento della macchina regionale all’attuale assessorato all’urbanistica ed enti locali. Così come, è un’altra ipotesi, ex novo potrebbe essere costituito un assessorato che si occupi di ambiente e transizione energetica. La mappa ha cominciato a circolare subito dopo la vittoria della coalizione e potrebbe essere proprio una delle prime leggi proposte e approvate all’inizio della XVII legislatura.
Pd In attesa della riorganizzazione, fino all’ultimo dovrebbe resistere la regoletta del «tre vale uno». In questo caso, con 11 consiglieri eletti il Pd avrebbe diritto a tre assessorati. Le deleghe potrebbero essere: programmazione-bilancio e sanità, sono i più pesanti, poi i trasporti o il turismo. Per il primo, il consigliere uscente Cesare Moriconi, che non si è ricandidato, potrebbe essere un nome condiviso dalla coalizione, visto che è stato lui a coordinare il tavolo del programma elettorale. Per la sanità, invece, potrebbe essere in lizza l’ex capogruppo Gianfranco Ganau, non s’è ricandidato, oppure Carla Fundoni, neoeletta, anche lei medico come Ganau. Ma, in questo caso, bisognerà vedere se il doppio incarico, cioè consigliere regionale e assessore allo stesso tempo, sarà accettato oppure no dalla coalizione. Per i trasporti, il nome che circola è Carlo Careddu, ex assessore nella giunta Pigliaru. Il turismo, invece, potrebbe essere affidato all’ex deputato Gavino Manca . Fra gli esterni, considerando anche la clausola della parità di genere, potrebbero essere in corsa Ivana Russu, ancora in bilico per un seggio, e l’ex consigliera Anna Maria Busia , entrambe avvocate a Olbia e Cagliari. Il Pd, però, dovrà tener conto anche degli equilibri interni tra le correnti dei riformisti di Antonello Cabras, che ha eletto 5 consiglieri, dei popolari di Paolo Fadda (3) e quella che fa riferimento a Piero Comandini, l’attuale segretario regionale.
M5s Con sei consiglieri, dovrebbe avere due assessorati. Sulla sanità potrebbe averci fatto più di un pensiero Desirè Manca , è stata la candidata più votata in Sardegna, ma il Movimento potrebbe affidarle un altro ruolo di peso: la presidenza della commissione sanità, o quello di capogruppo. Sempre fra i consiglieri, potrebbe avere qualche chance Alessandro Solinas, semmai all’ambiente, ma per lo stesso assessorato potrebbe esserci anche il geologo Gian Luca Lai, ex vicesindaco di Carbonia. Fra gli esterni, invece, sono circolati per l’assessorato alla cultura, i nomi dello scrittore Matteo Porru, del professore universitario Franciscu Sedda (A Innantis, candidato con i 5 Stelle), e della consigliera regionale non rieletta Laura Caddeo , che tra l’altro rappresenterebbe la civica «Uniti per Alessandra Todde». Della stessa lista potrebbe avere qualche possibilità anche il neoeletto Giuseppe Frau .
Rossoverdi Se passerà la linea del doppio ruolo consigliere-assessore in corsa potrebbero esserci Antonio Piu , eletto a Sassari, e Maria Laura Orrù , a Cagliari, entrambi per la delega all’urbanistica e agli enti locali. Fra gli esterni, invece, quello più accreditato è il capogruppo uscente Eugenio Lai , che non è stato rieletto.
Progressisti Con tre seggi, avranno un assessorato. Fra le ipotesi Maria Cristina Mancini , già direttore generale del Comune di Cagliari, oppure Luisa Anna Marras, ex vicesindaco sempre a Cagliari.
Orizzonte comune Per un assessorato dovrebbero concorrere il fondatore Franco Cuccuredd u , eletto nella circoscrizione di Sassari, che potrebbe avere la delega per il turismo. Oppure Carla Medau, ex sindaco di Pula, o Marzia Cilloccu , entrambe candidate, ma senza essere elette.
Sinistra futura I nomi possibili potrebbero essere quelli di Luca Pizzuto , eletto nel Sulcis, all’industria, e Paola Casula , agli enti locali, è sindaco di Guasila, ma con ancora la possibilità di conquistare un seggio in Consiglio regionale.
Psi Con uno, al massimo due consiglieri eletti, non dovrebbe trovare posto in Giunta, ma con Lorenzo Cozzolino avrà comunque la presidenza di una commissione o una delle due vicepresidenze del Consiglio regionale, l’altra spetterà al centrodestra.